Cadavere nella valigia: è morto almeno 6 mesi fa. Mistero di Alice Castello si infittisce

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2017 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA
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Cadavere nella valigia: è morto almeno 6 mesi fa. Mistero di Alice Castello

VERCELLI – Era lì da almeno 6-8 mesi, nascosto tra i rifiuti e le sterpaglie che crescono abbondanti sotto il cavalcavia. E’ questa, al momento, l’unica certezza sul cadavere nascosto in una valigia abbandonata tra le campagne di Alice Castello, piccolo paese a ridosso della provincia di Biella.

Lo hanno scoperto sabato alcuni cacciatori, ma soltanto ieri, martedì 7 novembre, la procura di Vercelli ne ha dato notizia. Perché? Gli stessi cacciatori hanno avvisato i carabinieri solo in serata, a distanza di diverse ore dalla macabra scoperta. A richiamare l’attenzione è stata anche la puzza nauseabonda che proveniva dalle sterpaglie.

L’indagine è ora in mano al pm Francesco Alvino che ha disposto l’autopsia: solo così si potrà far luce sul mistero di quei resti ridotti quasi solo a un cumulo di ossa. L’avanzato stato di decomposizione non ha permesso neppure di stabilire il sesso della vittima o di individuare eventuali segni di violenza, da accoltellamento o colpi di pistola.

Il corpo, non fatto a pezzi, era semplicemente rannicchiato all’interno della valigia, sotto alla bretella autostradale di Santhià, in zona Sorti, vicino alla discarica di Alice Castello.

Gli investigatori, al momento, non escludono alcuna pista. Nelle scorse ore sono state passate al setaccio eventuali denunce di scomparsa di persone nelle province di Torino, Biella e Vercelli, essendo stato trovato il corpo in zona a cavallo dei tre territori.

Ma è difficile che la vittima sia morta sul posto. Più probabile è l’ipotesi che qualcuno abbia lanciato quel borsone giù da una piazzola sulla bretella autostradale per sbarazzarsene.

“Attualmente nell’area di mia competenza non risultano denunce di persone scomparse”, ha detto Luigi Bondonno, sindaco di Alice Castello. Il primo cittadino è stato sul luogo nelle ore successive alla scoperta dei resti.

Intanto i carabinieri hanno effettuato nuovi sopralluoghi nelle campagne e nei sentieri che si dipanano accanto alla provinciale tra Alice Castello e Cavaglià alla ricerca di tracce utili. Le uniche persone che potrebbero aver visto qualcosa, forse, sono le prostitute che quotidianamente passeggiano sul ciglio della strada.