Cadaveri carbonizzati a bari, vicina identificazione donna

BARI, 10 SET – Gli investigatori della Questura di Bari potrebbero identificare tra oggi e domani, attraverso le impronte digitali, la donna il cui corpo, carbonizzato, e' stato trovato giovedi' scorso nel villino di via Lamberti, nel quartiere Japigia di Bari, assieme a quello di un uomo che si presume possa essere colui che aveva in uso l'abitazione, Franco Cacciaguerra, di 63 anni, la cui scomparsa e' stata denunciata alcuni giorni fa dalla sorella.

Ancora non sono state chiarite le cause della morte dei due, sui cui corpi sono state trovate ''lesioni sospette'' che potrebbero essere state provocate da vetri infranti nel tentativo di una fuga non appena l'uomo e la donna si sono accorti che si era sviluppato un incendio o che potrebbero essere state causate da altre persone, con un fendente. Risposte su questa circostanza – sottolineano gli investigatori – potranno essere date solo dall'autopsia.

Fino a oggi non e' stata presentata a Bari alcuna denuncia di scomparsa di donne e questo fa presagire che la vittima dell'incendio, possa essere una straniera. Ecco perche' si attende il riscontro dell'Afis, Automated fingerprint identification systems, il sistema di riconoscimento delle impronte digitali. Per avere certezza del fatto che l'uomo morto sia Franco Cacciaguerra bastera' invece confrontare il suo Dna con quello dei familiari. L'autopsia dell'uomo sara' eseguita lunedi' prossimo, mentre prima di sottoporre all'esame autoptico quello della donna, la polizia dovra' rivolgersi all'ambasciata competente per avere la certezza dell'identita' e informare la famiglia. In molti casi, infatti, donne straniere giungono in Italia con generalita' false e questo rende piu' complicato risalire alle loro origini e ai familiari. Proprio nel villino nella disponibilita' di Cacciaguerra e' stata trovata una carta d'identita' con generalita' attribuite a una donna romena in realta' inesistente. All'interno del villino non sono state trovate armi ne' oggetti contundenti e la presenza di bolle e ferite sui corpi delle vittime potrebbe essere compatibile con l'incendio che si e' sviluppato all'interno dell'abitazione.

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