Cadaveri in auto in fiamme: padre bimbi urla, non è possibile

LARI (PISA), 10 LUG – E' entrato nella casa a Quattro strade, frazione di Lari (Pisa), lasciata vuota da Simona e dai piccoli Lapo e Letizia di 3 e 11 anni e non ha retto alla disperazione. ''Non e' possibile, non e' possibile'' ha cominciato a urlare la notte scorsa Bruno Pucci, il padre dei due bimbi ritrovati morti carbonizzati nell'auto a Santo Pietro Belvedere insieme alla madre Simona Alessandroni. Il trentacinquenne, che gestisce una pasticceria a Prato, e' andato nell'abitazione dopo aver lasciato la caserma dei carabinieri di Ponsacco dove e' sentito a lungo dal pm Antonio Giaconi.

I vicini di casa della famiglia raccontano che Simona Alessandroni ieri mattina si era incontrata con Bruno Pucci nella casa, in via Rossini, dove la coppia aveva vissuto insieme dal 2009 in via Rossini a Quattro Strade, nel comune di Lari (Pisa). Secondo la loro testimonianza, la donna era uscita presto la mattina. Poco dopo era arrivato l'uomo che ha atteso il rientro della compagna e quando i due si sono riuniti davanti a casa hanno parlottato un po' per poi ripartire su auto differenti. Gli stessi vicini riferiscono di un clima familiare abbastanza tranquillo, salvo qualche giorno fa, quando e' avvenuta una lite fra i due con urla e parolacce ben udibili dal vicinato. Simona Alessandroni, secondo i vicini, era molto premurosa con i bambini, ma dava l'impressione di essere stanca, provata dal dover gestire i figli praticamente da sola.

Un caso simile di omicidio-suicidio, ipotesi ritenuta la piu' probabile dagli inquirenti, avvenne tre anni fa, sempre a Pisa, dove lungo l'argine dell'Arno furono trovati i corpi carbonizzati di Simone Parola, un ex fantino pisano di 39 anni, e dei due figli di 7 e 3 anni. Le indagini appurarono che l'uomo, dopo aver stordito i due bambini con un martello, si dette fuoco insieme a loro. Un atto di follia legato, questa la spiegazione di allora, alla separazione dalla madre dei due bambini.

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