Cagliari. Diagnosi false per fare soldi, medico arrestato

CAGLIARI – Le sue vittime preferite erano i pazienti piu' anziani a cui avrebbe diagnosticato il morbo di Parkinson o altre gravi malattie, tutte pero' inesistenti: il suo obiettivo, infatti, era quello di indirizzarli al proprio poliambulatorio privato di Carbonia per lucrare sulle visite e sugli esami specialistici. E' qui che Mariano Carcassona, chirurgo vascolare di 57 anni e un contratto in esclusiva con l'Azienda sanitaria del capoluogo sulcitano, vedeva i suoi assistiti a suon di cento euro a visita, ovviamente in nero, praticando loro anche un'inutile analisi doppler intracranica. Ad accusarlo, notificando un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal Gip di Cagliari Caterina Ornano, sono i carabinieri del Nas del capoluogo sardo che hanno indagato per oltre un anno, coordinati dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia. I risultati dall'inchiesta sono stati presentati dal tenente colonnello Giovanni Capasso, comandate del Nas di Roma, e dal responsabile interprovinciale della Sardegna meridionale Giovanni De Iorgi. Il medico e' accusato di truffa aggravata, peculato, abuso di ufficio, falso materiale e ideologico a danno dei suoi pazienti. Sequestrati anche alcuni immobili, beni che la Procura vuole congelare come garanzia nel caso venisse dimostrata la truffa alla Asl. Secondo gli inquirenti, prospettando ai pazienti gravi malattie, il chirurgo – nonostante l'esclusiva con la Asl – prescriveva esami non necessari che effettuava nella sua struttura privata. Carcassona, ex dirigente medico dell'ospedale Sirai di Carbonia, attualmente lavorava al Poliambulatorio di via San Ponziano, ma secondo l'accusa dirottava i pazienti alla sua struttura privata, il Centro Medico di via Toscana, inventandosi gravi patologie. Nell'ambito della stessa inchiesta, scattata dopo i controlli ad alcune farmacie del Sulcis, i Nas hanno denunciato a piede libero anche una endocrinologa, Laura Petrini, 67 anni, di Cagliari, in servizio nel Policlinico universitario di Monserrato, alle porte del capoluogo sardo. E' accusata di truffa aggravata e prescrizione non terapeutica di sostanza stupefacente. I militari ritengono che la donna, anche lei con un contratto di esclusiva con la struttura pubblica, praticasse in nero l'attivita' di dietologa nel poliambulatorio di Carcassona, prescrivendo indiscriminatamente farmaci dimagranti a base di fendimetrazina, una sostanza inserita nell'elenco delle droghe da somministrare solo per utilizzo terapeutico. Nel caso della Petrini il Gip ha anche disposto il sequestro di quattro terreni a Villasimius e trentamila euro in contanti. La notizia della truffa ha messo in allarme la Federazione dei medici di famiglia (Fimmg). ''Bisogna dare fiducia ai medici di medicina generale – avverte il segretario nazionale Giacomo Milillo – Nessuno di loro rifiuterebbe di prescrivere un esame diagnostico che serve davvero. Se questa vicenda, una volta accertata, si dimostrasse vera, allora sarebbe gravissima ed in questo caso si dovrebbe radiare il medico''. .

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