Calambrone, bimba di 3 anni uccisa, la madre condannata per non aver fermato il patrigno

Calambrone, bimba di 3 anni uccisa, la madre condannata per non aver fermato il patrigno
Calambrone, bimba di 3 anni uccisa, la madre condannata per non aver fermato il patrigno

PISA – E’ stata condannata a dieci anni di carcere la madre della piccola Samantha, la bimba di 3 anni uccisa dalle percosse che le avrebbe inferto il compagno della mamma, in un casolare abbandonato di Calambrone, sul litorale pisano, dove i tre vivevano.

La donna, Francisca Juana de Olmo, una cittadina dominicana di 34 anni, era accusata di maltrattamenti per non avere impedito al compagno di compiere le violenze sulla figlia.

La condanna inflitta dal giudice del tribunale di Pisa è stata più severa di quella chiesta dal pubblico ministero, che si era limitato a otto anni di carcere.

La donna, che aveva scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato, si era separata dal marito e padre della piccola, un uomo originario di Rapallo (Genova), e si era legata a Tonino Krstic, cittadino serbo di 33 anni, attualmente sotto processo con l’accusa di omicidio.

La piccola Samantha, secondo quanto ricostruito, morì la sera del 27 aprile del 2016 al culmine di un violento pestaggio subito nel pomeriggio da Krstic e fu proprio la madre a chiamare il 118 affermando inizialmente che la piccola era vittima di un malore. Sul corpo nudo, però, la piccola aveva segni di cinghiate, tumefazioni ed ecchimosi. 

Krstic, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe sottoposto quotidianamente la piccola a ogni tipo di tortura, mentre sua madre sarebbe rimasta in silenzio e non avrebbe fatto nulla per salvarle la vita. La donna si era descritta tra le lacrime agli inquirenti come succube di quel compagno violento.

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