Un gol in contropiede di Higuain, che conferma in nazionale il momento magico che vive nel Real Madrid, ha dato all’Argentina un meritato successo contro una Germania a scartamento ridotto, ed alla quale non ha certo portato fortuna l’inedita maglia nera, la stessa che ha provocato tante polemiche quando è stato presentata (i tabloid inglesi l’hanno paragonata alle divise delle SS).
A cento giorni dal Mondiale Diego Maradona zittisce i suoi critici con una vittoria forse inattesa ma che rilancia le ambizioni mondiali della selezione biancoceleste, orchestrata alla perfezione da un Veron per il quale gli anni sembrano non passare mai.
Dopo un inizio di partita in cui l’Argentina ha cercato di soffocare la fonte del gioco rivale, ma in cui Samuel e Demichelis hanno ecceduto con le entrate di un certo tipo (ammonizione per entrambi), la Germania rispondeva con un tiro di Lahm ed un fallo da rigore di Otamendi su Klose non rilevato dall’arbitro.
Il momento decisivo della gara è arrivato all’ultimo minuto del primo tempo, quando Samuel riconquistava un pallone e lo dava a Mascherano il quale lo girava subito a Di Maria, che lanciava verso Higuain. ‘El Pipita’ scattava prendendo in controtempo un difensore avversario, scartava il portiere tedesco Adler uscito ben al di là della propria area, e depositava il pallone in rete, con un appoggio da lontano su cui nessun difensore della squadra di casa riusciva ad intervenire.
Nel secondo tempo Loew cercava di scuotere la Germania inserendo al posto della coppia d’attacco Podolski-Klose quella ‘latina’ formata da Gomez e Cacau, ma il risultato non cambiava vista la solidità della difesa di Maradona, dove l’infortunato Demichelis doveva lasciare il posto al romanista Burdisso.
Unica nota negativa di una serata che rilancia le ambizioni argentine è stata la prestazione di Messi, ancora una volta deludente con la sua nazionale. Il fuoriclasse del Barcellona è un’altra cosa.