Calcio scommesse, Bellavista: “Dobbiamo sentire Conte”

Antonio Conte (LaPresse)

BARI – L’organizzazione formata da singaporiani, slavi, calciatori italiani e scommettitori che secondo la procura di Cremona ha truccato o tentato di alterare decine di partite degli ultimi campionati italiani di serie A, B e C, tentò  di agganciare anche l’attuale allenatore della Juventus, Antonio Conte, quando era alla guida del Siena. L’episodio emerge dagli atti dell’inchiesta di Bari che ha portato in carcere l’ex giocatore della squadra biancorossa Andrea Masiello.

Il primo febbraio di quest’anno il procuratore Antonio Laudati invia ai carabinieri, affinche’ svolgano i ”preliminari accertamenti per accertare la sussistenza di ipotesi di reato”, un esposto anonimo arrivato in procura il giorno prima, al quale e’ allegata la copia di un documento della squadra mobile di Cremona. In quel verbale sono contenuti i brogliacci di diverse intercettazioni telefoniche con protagonisti, tra gli altri, l’ex giocatore del Bari Antonio Bellavista, Francesco Giannone, Gianfranco Parlato, Massimo Erodiani, tutti personaggi finiti in carcere nell’ambito della prima tranche dell’inchiesta della procura lombarda.

Nelle carte a disposizione delle parti, l’esposto e’ coperto da omissis ma il verbale della squadra mobile di Cremona e’ riportato integralmente. Li’ la squadra mobile riassume, tra le altre, due telefonate tra Bellavista e un certo Raimondo avvenute pochi giorni prima dell’incontro di serie B Siena-Sassuolo, finito 4-0 per i toscani e inserito tra quelli che la procura di Cremona ritiene truccati.

Nella prima, una telefonata del 24 marzo del 2011, annota la squadra mobile, ”Bellavista chiede a Raimondo se puo’ contattare Conte l’allenatore del Siena per sapere se sia ‘contattabile’ per la partita. Raimondo dice che proverà a chiamarlo e gli farà sapere”.

La risposta arriva il giorno dopo. ”Raimondo – e’ scritto nel verbale – informa Bellavista di non esser riuscito a contattare Conte e di avergli inviato un messaggio”. A quel punto l’ex giocatore del Bari ”chiede di provare con Giorgio (Perinetti, all’epoca direttore generale del Siena, ndr)” ma Raimondo ”dice di no e consiglia di provare con Fagiano (all’epoca direttore sportivo del Siena, ndr)”. ”Bellavista – conclude la squadra mobile – gli dice di provare”.

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