Caldo e negozi chiusi: arrivano gli angeli custodi per gli anziani soli ad agosto

Pubblicato il 18 Luglio 2011 - 23:05 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Un personal shopper che, invece di suggerire alla moglie di un magnate russo che borse di marca comperare per essere più trendy sul lungomare di Portofino, accompagna una persona anziana a fare la spesa in quei pochi supermercati aperti d’estate. Non è la nuova commedia di stagione della Dreamworks, ma una realtà concreta messa in piedi dal Comune di Milano per il mese di agosto, in cui tradizionalmente la città si spopola, le botteghe di quartiere abbassano le saracinesche, i trasporti si riducono enormemente e affrontare la giornata diventa più complicato.

Per chi è solo, anziano e malato questo periodo può trasformarsi in un autentico calvario. Come racconta Andrea Fanzago, vicepresidente dell’Associazione volontari della Caritas di Milano, “agosto è un mese di solitudine, sia in termini di servizi sia per quel che riguarda la rete di relazioni”. “Per questo – aggiunge Fanzago – come associazione dal 2000 aderiamo a quest’iniziativa del Comune di Milano. Ogni anno cambiamo quartiere di intervento in base ai progetti che Caritas fa in città, così rafforziamo la nostra presenza sul territorio”.

In un periodo in cui tutti i Vip sono ad abbronzarsi in posti da favola, tra le Nip (Not Important People) c’è chi rimane nelle metropoli deserte a soffrire il caldo e la mancanza di affetti. E qui intervengono i Personal Shopper, l’assistente personale per la spesa di chi non riesce a farla, che consegna i pasti a domicilio alle persone anziane e ai disabili segnalati dal Comune, li accompagna al supermercato, a ritirare la pensione in posta e quando occorre anche all’ambulatorio medico.

La notizia della possibilità di fare una buona azione si è diffusa tramite comunicati via Radio e sui giornali, ma anche attraverso specifiche indicazioni date ai preti di quartiere che prima della fine della messa ricordano ai fedeli che c’è la possibilità di dare una mano concreta a chi ha bisogno. L’anno scorso grazie agli operatori intervenuti nel quartiere Giambellino sono stati 39, 850 i pasti consegnati, 17 gli anziani seguiti (14 donne e 3 uomini di età compresa tra i 56 e i 98 anni), 2 le persone ricoverate grazie alle segnalazioni di questa squadra di pronto intervento estivo.

E per quest’anno? “Ad oggi abbiamo ricevuto venti richieste – puntualizza il vicepresidente dell’associazione – si tratta di persone adulte, dai 40 in su. Non tutte provengono dall’ambito della parrocchia, un paio di persone che non frequentano gli ambiti cattolici sono venute a conoscenza di questa possibilità grazie ai media, e hanno aderito con entusiasmo. Speriamo di arrivare a 35 entro l’inizio di agosto”. La formazione avverrà l’ultima settimana di luglio: “Spiegheremo ai futuri personal shopper che non si tratta di fare i pony che consegnano la pizza, ma di utilizzare quel tempo in cui si porta un pasto e si accompagnano le persone anziane a ritirare la pensione in posta per stabilire un rapporto con loro, un dialogo”.

E la magia dell’incontro sembra funzionare: “A settembre ogni anno facciamo una cena di ringraziamento con tutti i volontari, e moltissimi di loro ci raccontano che l’amicizia che si crea con gli assistiti riesce a durare nel tempo”, conclude Fanzago.