Calogero Giardina, colpito con un cacciavite, muore dopo 10 giorni

PALERMO, 28 LUG – Non ce l'ha fatta Calogero Giardina, 24 anni, colpito dieci giorni fa alla testa con un cacciavite da un minorenne, accecato dalla gelosia. Il giovane non si e' mai ripreso dal coma ed e' morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Sciacca (Ag). L'aggressore, un ragazzo di 17 anni rinchiuso in carcere, adesso e' accusato di omicidio aggravato.

Un'informazione di garanzia per concorso in ''omicidio preterintenzionale a seguito di lesioni'', inoltre, e' stata notificata a Nicolo' Lentini, 22 anni di Canicatti'. La differenza dei capi di accusa starebbe, per ora, in una diversa valutazione da parte della procura per i minori e della procura di Agrigento della vicenda. Lentini, secondo indiscrezioni, e' stato ripreso col minorenne nella zona del ferimento da alcune telecamere e in casa sua sarebbe stato trovato un cacciavite compatibile con quello utilizzato per il delitto.

Dal carcere Malaspina di Palermo, il minorenne, prima della notizia della morte di Giardina, aveva consegnato una lettera al suo avvocato, Diego Giarratana, con la quale chiedeva perdono. ''Sono consapevole di non avere il diritto di chiedere nulla a quanti stanno soffrendo in questo momento, ma sento la necessita', nonostante cio', di chiedere perdono per quello che e' successo'', scrive l'aggressore. ''Forse nessuno potra' credermi – prosegue la lettera – ma non avevo intenzione di provocare tanto dolore e non potevo capire le conseguenza che le mie azioni potevano avere. Non faccio che desiderare di potere tornare indietro nel tempo a quel maledetto sabato sera e desiderare di restarmene a casa cosi' da impedire quello che e' successo''.

L'aggressione risale allo scorso 16 luglio. I due ragazzi si trovavano con le rispettive comitive all'interno di un pub, nel centro di Canicatti'. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il minorenne avrebbe invitato Calogero Giardina a uscire fuori dal bar per un ''chiarimento'': aveva infatti scoperto che la sua ex fidanzata frequentava il giovane. Una volta fuori dal locale, ha conficcato il cacciavite nella testa del ''rivale'' ed e' poi fuggito. Quando e' stato rintracciato dai carabinieri ha confessato sostenendo pero' di aver colpito la vittima con delle chiavi. Ma di fronte alle domande degli investigatori e' crollato.

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