Camorrista ucciso dal suo boss: aveva l’Aids e andava con le donne del clan

Arrestato boss di camorra
(Foto archivio Ansa)

CASERTA – Ventisei anni fa uccise un camorrista perché questi, pur sapendo di essere malato di Aids, andava con le donne del clan, rischiando così di contagiare loro e anche il boss. I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un sessantenne casertano, già detenuto ad Opera (Milano), per i reati di omicidio premeditato, detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare un clan camorristico.

Il presunto assassino è ritenuto anche il capo di un clan camorristico attivo nella provincia di Caserta, in particolare a Sessa Aurunca, sul litorale domizio e nel basso Lazio. Secondo l’accusa sarebbe stato lui, nel febbraio del 1993, ad uccidere un altro camorrista sieropositivo di 33 anni, vittima di lupara bianca, per ordine di un boss di Mondragone al tempo al 41 bis. Non si trattò, dunque, di un regolamento di conti tra i clan di camorra del Casertano, come si era pensato in un primo momento. 

L’uomo è stato accusato da diversi collaboratori di giustizia. E’ stato arrestato in Spagna e poi estradato in Italia. E’ accusato anche di altri omicidi. (Fonti: Il Mattino, Corriere della Sera)

 

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