Candela, Ascoli Satriano e i monti Dauni sotto la grandine: distrutti frutteti e campi

Grandine distrugge campi e frutteti tra Candela e monti Dauni
Candela, Ascoli Satriano e i monti Dauni sotto la grandine: distrutti frutteti e campi

FOGGIA – La violenta grandinata che si è abbattuta sulla provincia di Foggia nel tardo pomeriggio del 18 giugno ha provocato ingenti danni all’agricoltura. Le coltivazioni di frutta, ortaggi, campi di grano e degli uliveti sono state spazzate via dalla furia della grandine tra Candela, Ascoli Satriano e il versante settentrionale dei Monti Dauni.

Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, ha dichiarato all’Agi: “Ci sono giunte molte segnalazioni”. Michele Ferrandino, presidente provinciale della CIA, ha aggiunto: “In queste e nelle prossime ore, procederemo alla verifica sui campi, ma i documenti fotografici che ci sono pervenuti sono piuttosto eloquenti e, purtroppo, evidenziano danni molto seri anche alle colture cerealicole”.

Il sindaco di Candela e presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, ha preannunciato che chiederà alla Regione Puglia di attivarsi per il riconoscimento dello stato di calamità. “CIA Agricoltori Italiani della Puglia condivide questa richiesta, soprattutto perché le prime verifiche, purtroppo, confermano la gravità dei danni”, ha spiegato Ferrandino.

La grandinata di Candela, temporalmente, arriva dopo gli eventi calamitosi che, nelle ultime settimane, hanno colpito non solo la Capitanata ma anche il Leccese e la provincia di Taranto, con una primavera che in tutta la Puglia è stata caratterizzata da fenomeni meteorologici eccezionali, con chicchi di grandine come proiettili a infierire sulle colture e pioggia torrenziale a danneggiare tutto il possibile.

Frutteti, uliveti, ortaggi, vigneti, grano, ogni tipo di coltura, dalle ciliegie ormai andate ai cocomeri, per non parlare di quanto è stato piantato solo da poche settimane e già giace distrutto o seriamente danneggiato. CIA Agricoltori Italiani della Puglia, da tempo, sta chiedendo a tutti i livelli istituzionali di intervenire sulla questione del sistema assicurativo. (Fonte AGI)

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