Capannori, rapinatore rifiuta domiciliari: “Meglio carcere che moglie e suocera”

Capannori, rapinatore rifiuta domiciliari: "Meglio carcere che moglie e suocera"
Capannori, rapinatore rifiuta domiciliari: “Meglio carcere che moglie e suocera”

LUCCA – “Ai domiciliari con moglie e suocera? Preferisco andare in carcere“. Un uomo arrestato per rapina e residente a Capannori, in provincia di Lucca, ha risposto così agli agenti che volevano portarlo ai domiciliari.

Il giovane, un magrebino di 27 anni, era stato arrestato insieme a un connazionale di 26 anni a Viareggio: i due, il 31 ottobre scorso, avrebbero rapinato un giovane della Nuova Guinea, dopo averlo tramortito con calci e pugni, alla stazione di Lucca. I malviventi se ne andarono con un bottino di circa 500 euro minacciando la vittima affinché non presentasse denuncia alla polizia.

Le indagini avevano permesso di rintracciare gli aggressori e il 24 marzo, dopo l’ordinanza del gip che prevedeva gli arresti domiciliari, gli agenti li hanno bloccati. L’uomo, però, ha rifiutato questa soluzione (aveva fornito l’indirizzo di uno zio che, però, non ha voluto ospitarlo) e ai poliziotti, sentito il giudice, non è rimasto altro che associarlo alla locale Casa circondariale “S. Giorgio”.

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