ROMA – Il Tar del Lazio ha confermato la revoca della scorta per il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina nel 1993. Il tribunale amministrativo del Lazio ha infatti respinto con un’ordinanza la richiesta di De Caprio di sospendere il sospendere il provvedimento emesso nei suoi confronti dal ministero dell’Interno.
Si tratta di un cambio di rotta del Tar che lo scorso ottobre aveva accolto il ricorso presentato dal difensore del militare sospendendo in via cautelare il provvedimento con cui il ministero dell’Interno, all’epoca guidato da Matteo Salvini, aveva revocato la misura di protezione “per mancanza di segnali di concreto pericolo”.
Questa volta i giudici amministrativi hanno rilevato che “il provvedimento impugnato è stato adottato all’esito di compiuta istruttoria” e che “le valutazioni operate al riguardo dall’Amministrazione medesima appaiono ampiamente argomentate e coerenti con le risultanze dell’istruttoria”.
“Oggi 15 gennaio 2020 – ha commentato su Facebook il Capitano Ultimo – il Tar del Lazio ha respinto il ricorso per mantenere la sicurezza al capitano Ultimo e alla sua famiglia. Da oggi colpire il capitano Ultimo sarà più facile per tutti. Stasera a Roma ricorderemo l’arresto di Riina alla casa famiglia, vi aspetto insieme ai carabinieri di allora, ai carabinieri di sempre, quelli che non abbandonano. Ringrazio con le lacrime agli occhi le 157.000 persone che mi hanno sostenuto e mi sostengono, firmando la petizione online. Il vostro affetto è un onore immenso per me. Vi porto nel cuore uno a uno”. (Fonti: Ansa, Facebook)