Scoperto un presunto giro di prostituzione nel centro migranti di Capo d’Orlando, in Sicilia.
Nove le persone coinvolte che, a vario titolo, avrebbero spacciato droga e fatto prostituire alcune giovani migranti del Centro di accoglienza di Capo d’Orlando, in provincia di Messina.
E’ quanto emerge da una operazione dei carabinieri che oggi, 4 agosto, hanno eseguito complessivamente 5 arresti domiciliari e 4 obblighi di dimora.
Le accuse sono di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata Taxi Driver, nasce in seguito alla scoperta di un giro di prostituzione che ruotava attorno al centro di accoglienza.
A capo un 65enne che avrebbe gestito l’attività delle giovani donne ospiti della struttura Sprar, accompagnandole ai vari appuntamenti e fornendo loro anche un appartamento.
Inoltre in cambio di denaro e rimborsi carburante, forniva un servizio taxi con la propria autovettura a un gruppo di giovani dediti allo spaccio marijuana, hashish e cocaina, al fine di aiutarli ad eludere i controlli delle forze di polizia.
Durante i controlli sequestrato anche un chilogrammo di marijuana, nascosta in un vecchio immobile.
Migranti, primi 250 su nave quarantena a Lampedusa
Intanto prosegue l’emergenza migranti a Lampedusa. Sono 250 i migranti, tutti tunisini, finora imbarcati sulla nave quarantena Gnv Azzurra.
La nave dispone complessivamente di 1.000 posti. L’imbarco, sotto il monitoraggio di polizia e carabinieri, avviene a Cala Pisana.
I migranti, con mascherine e zaini, salgono a gruppi di 10 e la Croce Rossa li disloca nei vari ponti. I profughi giungeranno dall’hotspot di contrada Imbriacola, fino a quando tutti i posti disponibili non verranno riempiti.
Migranti, 84 sbarcano anche in Salento
Nel frattempo gli sbarchi arrivano anche in Salento. Un moto-veliero di 15 metri con 84 migranti a bordo si è incagliato su alcuni scogli al largo di Gallipoli ed è stato intercettato da imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto.
Trasportava diversi nuclei familiari, con 11 donne e 3 bambini di tre anni, provenienti da Iran, Iraq, Somalia, Egitto e Pakistan.
Sono stati visitati dai medici di frontiera dell’Ufficio di sanità marittima e sono apparsi in buone condizioni di salute, ad eccezione di una donna incinta che, colta da malore, è stata portata in ospedale per ulteriori accertamenti.
Gli altri trasferiti al centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto (Lecce), dove sono iniziati per loro i test Covid con il tampone, prima di procedere con le operazioni di identificazione.
Arrestati due uomini di nazionalità turca, presunti scafisti. (Fonte: Ansa).