La rivolta di Capri: “Aliscafi troppo cari”. Porto bloccato

CAPRI (NAPOLI) – Capresi in rivolta per l'aumento delle tariffe degli aliscafi: gli abitanti dell'isola hanno bloccato il porto impedendo l'attracco degli aliscati, uno dei quali, l'Altair della Snav, avendo trovato un cordone di barche e motoscafi che ne sbarrava il passo, è stato costretto a tornare indietro. Sul molo circa mille persone stanno fatto una manifestazione di protesta contro gli aumenti decisi dalle compagnie di navigazione private. I negozi dell'isola sono rimasti chiusi fino alle 11 per solidarietà.

La manifestazione di protesta, organizzata principalmente dai giovani di Capri ed Anacapri e da quelli del Forum dell'isola, è cominciata alle 7 del 27 maggio. Alle 6 le campane delle chiese di Capri hanno suonato a distesa per dare la sveglia agli abitanti dell'isola e mettere in moto la protesta. Da Capri sono partiti di primo mattino soltanto due aliscafi, subito dopo l'imbocco del porto è stato 'sigillato' con le piccole barche che portano i turisti alla Grotta Azzurra e con motoscafi.

Nel frattempo una folla di circa mille persone ha invaso il molo. C'è stato anche qualche momento di tensione con le forze di polizia, giunte da Napoli, ma non si sono verificati incidenti.

L'ingresso al porto è stato consentito soltanto a due navi della società Caremar, il cui attracco è stato salutato da un lungo applauso da parte dei manifestanti. Da mare alcuni mezzi della Capitaneria di Porto controllano la situazione.

Gli abitanti dell'isola contestano la modifica delle tariffe decisa dalle compagnie di navigazione private, che hanno aumentato del 10% le tariffe 'residuali' (corse turistiche) e del 3.3% i 'servizi minimi' (corse in orari principali).

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