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Carabiniere ucciso, Virginia Raggi: “A Roma mancano 2mila vigili”

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Il sindaco di Roma, Virginia Raggi (Foto Ansa)

ROMA  – A Roma mancano duemila vigili urbani: a fronte di un organico previsto di 8mila agenti di polizia locale ce ne sono solo 6mila. A sottolinearlo, nel giorno dell’uccisione del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, è il sindaco della Capitale, Virginia Raggi.

“Per quanto riguarda la mia polizia locale – afferma – cerchiamo di presidiare il territorio in ogni modo. Ma dobbiamo essere molto concreti: a Roma Capitale mancano ancora duemila agenti e forse non saranno nemmeno sufficienti. Abbiamo necessità di aumentare le forze di polizia”.

Raggi più volte in passato ha interpellato direttamente il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla necessità di più forze dell’ordine in città. Lo ha fatto, ad esempio, dopo la morte della giovanissima Desirée Mariottini a San Lorenzo, quando nel novembre 2018 tuonava: “Ora aspettiamo i 250 uomini in più annunciati da Salvini”.

E poi a gennaio, quando vi fu un agguato davanti ad un asilo. E il ministro Salvini, in quest’ultima occasione, cifre alla mano, ribatteva che, secondo quanto programmato, alla fine Roma avrà “in totale almeno 250 poliziotti in più, mentre altri prima di me tagliavano”.

Questa volta Raggi non tira in ballo il titolare del Viminale e sottolinea solo la carenza di vigili, non di poliziotti o carabinieri, ma Salvini risponde comunque sulla sicurezza e parla a tutto il Paese. Si impegna “ad assumere sempre più uomini e donne in divisa, ad accendere sempre più telecamere e a migliorare ancor più le dotazioni. Penso alla pistola elettrica – spiega il vicepremier – che tra poche settimane sarà in dotazione di migliaia di uomini e donne in divisa e che spero potrà evitare altri drammi”.

Il bando di gara per l’acquisto di migliaia di pistole ad impulsi elettrici sarà pubblicato a settembre e l’aggiudicazione avverrà entro l’autunno. Per la polizia la previsione è di comprare 1.580 pistole elettriche. Con i vigili “non ci occupiamo di sicurezza, ma facciamo anche questo, dando supporto a tutte le forze dell’ordine. I numeri che ci restituisce al questura non parlano di un’assenza di sicurezza in questa città, poi fatti come questo ci gettano nel baratro”, rincara la sindaca di Roma. Le cui richieste vengono supportate dai sindacati del settore.

Il segretario della Cgil Roma Lazio, Natale Di Cola, citando dati del Silp sottolinea come a Roma “manchino” anche “500 poliziotti e per la sicurezza la priorità è questa. Ma, di certo, serve anche un investimento sulla polizia locale, un piano straordinario del Governo per Roma”.

Ancora più diretto il segretario della Cisl Fp locale, Giancarlo Cosentino, che ripercorre la storia che ha portato al depauperamento del corpo dei caschi bianchi romani negli anni: “Nel 1984 quando io sono entrato eravamo oltre 7 mila unità in una città con meno problematiche e tensioni. Oggi siamo mille in meno, duemila in meno rispetto agli 8000 agenti previsti dall’organico, in una città che ha uno sviluppo territoriale pari a 6 volte Milano, in cui ci sono tutte le istituzioni nazionali, il Vaticano, le ambasciate e dove si sviluppano tutte le vertenze nazionali”.

Il problema è che “per diversi anni a Roma i vigili andavano in pensione e non venivano rimpiazzati da nuovi assunti. Senza un piano straordinario a livello nazionale i vigili persi non si recuperano. Il Governo aiuti Roma”, l’appello comune.

E sul tema interviene anche l’assessore al Personale Antonio De Santis che, nell’esprimere la solidarietà ai familiari di Cerciello, sottolinea: “L’auspicio è che da domani si proceda verso un concetto di sicurezza integrata che, nel caso di Roma, contempli da parte del governo un intervento specifico per mettere a disposizione risorse e strumenti tarati ad hoc sulle specificità della città, che può già contare su mille nuovi agenti di Polizia Locale negli ultimi due anni”. (Fonte: Ansa)

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