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Carabinieri aggrediti a Bolzano da giovane straniero che…

di Marco Benedetto |14 Febbraio 2016 9:19

Carabinieri di pattuglia a Bolzano. Uno di loro è stato aggredito da un giovane ubriaco che ne aveva chiesto l’intervento

BOLZANO – Carabinieri aggrediti e un militare preso a pugni da un giovane che ne aveva chiesto l’intervento. Così il giovane, di origini straniere ma residente a Bolzano è finito in carcere si fa per dire ai domiciliari dopo aver provato invano a entrare in una discoteca.

Il giovanotto, 24 anni, di cui i carabinieri hanno fornito solo le iniziali, O.B.S., voleva entrare nella discotec Okay di via Gilm a Bolzano, ma i buttafuori dicevano di no. Era visibilmente ubriaco e non ce lo volevano fare entrare. Così, racconta il quotidiano Alto Adige, il

“ragazzo di 24 anni, bolzanino di origini straniere, ha chiesto l’intervento dei carabinieri”.

Arrivati davanti alla discoteca, i carabinieri non potevano che constatare

“le condizioni di alterazione alcolica del giovane”,

cioè che era ubriaco cotto.

“Subito, però, O.B.S. si è scagliato contro gli uomini dell’Arma picchiandone uno. Per lui è scatttato immediatamente l’arresto in flagranza di reato per oltraggio, e resistenza a pubblico ufficiale. Ora è agli arresti domiciliari”.

Nella stessa notte della aggressione ai carabinieri, l’Arma è stata impegnata in una nottata di controlli a tappeto in tutta Bolzano. Sono state

“impegnate 47 pattuglie con 72 militari in 135 posti di controllo i carabinieri hanno effettuato anche dieci denunce. Tre fanno riferimento alla guida in stato di ebbrezza, tre all’ubriachezza molesta, due per violazione della libertà controllata e due per irregolarità legate all’immigrazione da parte di due cittadini albanesi.
In tutto, comunque, sono state identitficate 557 persone, sottoposti a controlli 38 locali pubblici con una contravvenzione elevata per il mancato rispetto delle normative sugli orari e del volume della musica.
Per quanto riguarda la circolazione stradale, invece, sono stati fermati 253 veicoli con 93 posti di blocco e dieci contravvenzioni al codice della strada. L’operazione, dunque, è stato ad ampio spettro anche se nasceva per esercitare un maggiore controllo sul fronte dei possibili furti. Molte delle identificazioni notturne, infatti, possono servire a ricostruire i movimenti di persone con precedenti che vengono tenuti monitorati dalle forze dell’ordine nei loro spostamenti e nelle loro frequentazioni”.

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