Carcere di Como, poliziotti aggrediti con le lamette due volte nel giro di poche ore Carcere di Como, poliziotti aggrediti con le lamette due volte nel giro di poche ore

Carcere di Como, poliziotti aggrediti con le lamette due volte nel giro di poche ore

Momenti di tensione e paura presso il carcere di Como per alcuni episodi tra la scorsa notte e la mattina di oggi. Li denuncia Fabiano Ferro, segretario provinciale dell’Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria) di Como: “Stanotte – racconta – un detenuto marocchino si è reso responsabile di gravi condotte che hanno letteralmente destabilizzato l’istituto. L’uomo ha minacciato il personale di Polizia Penitenziaria con lamette ed altre armi rudimentali. Solo il tempestivo intervento di un congruo numero di agenti gli ha impedito di procurare danni gravi”.

Altro episodio di violenza nel carcere di Como

Ferro POI aggiunge: “Ancora stamattina, un altro detenuto si è avventato contro due agenti con una lama rudimentale di circa 20 centimetri. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo, ma dopo sono stati portati con urgenza al Pronto Soccorso, per le lesioni e traumi”. Per il sindacalista, “il Bassone di Como è ormai diventato una polveriera e questo stato di cose aumenta tensione e preoccupazione tra il personale”.

Altra violenza anche giorni fa

Sugli episodi di Como interviene anche Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Uspp per la Lombardia: “Solo alcune settimane fa avevamo denunciato le gravi criticità esistenti presso la Casa Circondariale di Como, i rilevanti deficit organizzativi ed il costante rischio cui è esposta la Polizia Penitenziaria. Gli episodi di oggi non fanno altro che confermare lo stato di abbandono di un Istituto, ormai da anni al centro delle notizie di cronaca”.

“Un contesto che sembra lasciare tutti nell’indifferenza: Ministero, Amministrazione Penitenziaria e politici. In generale sugli eventi critici in carcere – sottolinea Madonia -. Nessuno si accorge che l’attuale sistema penitenziario sta implodendo, nessuno fa nulla per i rischi cui quotidianamente è esposta la Polizia Penitenziaria”.

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