Salerno, sono troppi in cella: detenuto ingoia una lametta

”Non ce la facevo piu’ a stare nel reparto dei tossicodipendenti, li’ non si vive, eravamo in troppi. Volevo essere trasferito. Non lo hanno fatto e ho tentato di ammazzarmi”, così Antonio, 28 anni racconta all’Ansa il suo disperato tentativo di suicidio nel carcere di Fuorni, a Salerno.

Lui in quel carcere deve passarci altri cinque anni e chiede condizioni diverse in cella. Ora e’ ricoverato nella sezione detenuti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona.

Accanto c’e’ Massimo, 55 anni. Viene da Poggioreale dove ha tentato di tagliarsi con una lametta, e poi ha ingoiato due bulloni. Perche’ e’ depresso. Oggi, le loro storie, le hanno raccontate al consigliere regionale del Pd, Corrado Gabriele, che ha visitato la casa circondariale salernitana e anche la sezione detenuti dell’ospedale. Una visita, quella di Gabriele, iniziata nel reparto donne. Trentatre’ quelle ospitate. In qualche cella sono in otto, e non hanno neanche il bide’.

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