Carlo Taormina: “La Franzoni mi deve 400mila euro, volevo la casa di Cogne ma…”

Carlo Taormina a La Zanzara: "La Franzoni mi deve 400mila euro, volevo la casa di Cogne ma..."
Carlo Taormina: “La Franzoni mi deve 400mila euro, volevo la casa di Cogne ma…” (nella foto Ansa, Annamaria Franzoni)

ROMA – Carlo Taormina è intervenuto a La Zanzara su Radio 24 sulla libertà anticipata di AnnaMaria Franzoni, condannata per il delitto di Cogne (cioè per la morte del suo figlioletto Samuele): “Franzoni? Fuori grazie a me, però mi ha fregato. Mi deve 400mila euro, volevo la casa di Cogne però mi ha fregato. Se comincia a lavorare gli pignoro lo stipendio. La Franzoni è innocente, e so chi è il colpevole”.

Taormina, storico ex avvocato di Annamaria Franzoni parla a La Zanzara dopo la notizia della fine della pena per l’assassinio del piccolo Samuele. Pochi anni di carcere però: “Beh, la bravura degli avvocati fa anche dei miracoli. Mi pare che sono stato bravo, no? Questa è la pena che ha avuto con la mia difesa, miei cari. E poi continuo a pensare che non sia colpevole. Non c’è ombra di dubbio”. E chi sarebbe il colpevole?: “Queste sono cose che deve accertare la magistratura, già ho passato troppi incidenti per questa storia. Rimango convinto sia stata un’altra persona ad uccidere Samuele. E posso anche dire che so chi è l’assassino, ma non posso indicarlo. La magistratura non sempre fa tutto quello che dovrebbe fare”.

Dunque dici di sapere chi è l’assassino: “Sto dicendo oggi ciò che ho sempre detto. Che cioè Annamaria Franzoni non è l’autore di questo omicidio e c’è sicuramente un’altra persona che l’ha fatto. E posso immaginare chi sia”. La Franzoni deve ancora pagarti?: “Si, mi deve pagare, non mi ha pagato. Sono circa 400 mila euro. Aveva un’abitazione, la villetta di Cogne sulla quale avrei voluto fare il pignoramento, non è stato possibile. La rivendevo, che mi importa, la rivendevo all’asta dello Stato e buonanotte. E non posso nemmeno rivalermi sui conti correnti? No, ho visto che nei conti correnti non ha una lira. E’ successo che ha costituito un patrimonio famigliare su quella villetta e l’ha reso inattaccabile. Praticamente m’ha fregato, certo, si. Posso riprendere quei soldi solo se si mette a lavorare e faccio il pignoramento presso terzi per lo stipendio che prende. Non finirà mai, ma è una battaglia persa, perché la fregatura è totale”.

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