Carmagnola, annuncia il suicidio su Instagram e si lancia sotto il treno in cui viaggia la madre. Aveva 19 anni

Aveva annunciato il proprio suicidio in una storia su Instagram e pochi minuti dopo si è lanciato sotto un treno alla stazione di Carmagnola (Cuneo).

Il treno era il numero 3313 partito da Torino con destinazione finale Savona, lo stesso sul quale viaggiava la madre per tornare a casa, a Cuneo. 

Carmagnola, annuncia il suicidio su Instagram e si lancia sotto il treno in cui viaggia la madre 

“Prima di pensare a quanto faccio schifo guardatevi voi, freddi e apatici senza sensibilità”, era uno dei messaggi postati sul suo account Instagram, dove raccontava molto di sé, dal suo amore per la musica metal fino agli insulti ai controllori, nell’ultima storia postata prima di togliersi la vita. 

Aveva 19 anni. Era nato a Parigi ma viveva con la madre a Cuneo. Racconta La Stampa che alcune persone in attesa del treno alla stazione di Carmagnola lo hanno visto avvicinarsi ai binari, lento ma deciso, il telefonino in una mano. 

Ha raggiunto la parte esterna della stazione e lì, non appena il treno carico di pendolari e studenti si è avvicinato alla stazione, si è gettato sui binari. 

Suicida sotto il treno in cui viaggia la madre: aveva 19 anni

La tragedia è avvenuta alle 18 di mercoledì 2 febbraio. Il macchinista ha visto la scena dal finestrino. Non ha potuto far nulla per evitarla. “Mi è sbucato all’improvviso, quando capisci non puoi fare nulla. Frenare è impossibile”, ha spiegato agli agenti della Polfer.

La madre di Massimo temeva che potesse essere proprio il figlio ad essersi lanciato sotto i binari. L’aveva sentito poco prima e lui le aveva detto che era in stazione ad aspettarla. 

Carmagnola, annuncia il suicidio su Instagram e si lancia sotto il treno in cui viaggia la madre: soffriva di problemi psichiatrici

Sorretta da agenti e infermieri, la donna ha dovuto riconoscere il corpo del suo ragazzo. Ha spiegato che era affetto da problemi psichiatrici, che in passato aveva commesso gesti di autolesionismo.

Tempo fa correva come mezzofondista per un’associazione sportiva cuneese, ma secondo quanto riferisce La Stampa, riportando le parole di alcuni conoscenti, “era stato allontanato perché era sempre così strano, si comportava in un modo che ti lasciava disarmato. Siamo addolorati per la sua morte”.  

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