Catania, sequestro da 15 milioni al clan che faceva affari sul “caro estinto”

Un sequestro di beni da 15 milioni di euro, tra società immobili e automezzi appartenenti al clan mafioso Santapaola, sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia di Catania, in seguito ai recenti arresti operati dalla Dia nell’ambito dell’operazione “Cherubino” che ha smantellato l’attività del clan sul monopolio del servizio delle pompe funebri.

A fine aprile la Dia aveva infatti emesso ordinanze restrittive per 18 indagati accusati di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e corruzione. Tra i destinatari del provvedimento c’era anche il boss Natale D’Emanuele, già detenuto, ritenuto a capo dell’omonima ‘famiglia’ e cugino del capomafia ergastolano Benedetto Santapaola, al quale l’ordine di custodia cautelare era stato notificato in carcere.

Tra gli arrestati anche suo figlio Antonino D’Emanuele. Le indagini della Dia sono state coordinate dal procuratore capo di Catania, Vincenzo D’Agata, e dai sostituti Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Iole Boscarino.

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