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Carola Rackete, per Cassazione non andava arrestata. L’avvocato: “Utilizzeremo sentenza al processo”

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Carola Rackete (Ansa)

ROMA – “Carola è in Antartide con la nave di GreenPeace. E’ contenta della sentenza della Cassazione, ci ha ringraziato per il nostro lavoro difensivo. Quando saranno depositate le motivazioni cercheremo di utilizzarle per difenderci davanti la Procura di Agrigento”. Alessandro Gamberini è il legale di Carola Rackete. L’avvocato è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

La Cassazione ha stabilito che l’arresto di Rackete era illegittimo. “Le motivazioni non sono ancora state depositate” ha affermato Gamberini. Che ha aggiunto: “Certamente è un risultato che ci giova. Quando saranno depositate le motivazioni cercheremo di utilizzarle per difendendoci davanti la Procura di Agrigento. Carola al momento è in Antartide, per fare una battuta non voleva stare al fresco, voleva aria fresca”. Gamberini ha poi spiegato che la Rackete “è’ in Antartide con la nave di GreenPeace. Penso sia una scelta di vita, di interesse e di impegno. Chi la conosce sa bene che non ha avuto particolari problemi nella vicenda della Sea Watch, sarei rimasto più traumatizzato io. E’ contenta, ci ha ringraziato per il nostro lavoro difensivo. Dal punto di vista formale i procedimenti ancora aperti contro Carola sono due: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, destinato nella mia valutazione a chiudersi in tempi brevi, e resistenza a pubblico ufficiale. La versione di Carola su questa vicenda è che lei stava entrando in porto molto lentamente, non aveva una telecamera laterale per vedere cosa le accadeva di lato, quando stava ormeggiando si è affacciata per verificare se poteva fare la manovra in sicurezza e quando si è accorta che c’era il naviglio della Finanza, ha bloccato la manovra ma le navi hanno un moto inerziale quindi quel piccolo tocco fu inevitabile”.

Infine l’inevitabile richiamo a Salvini. “La querela nei confronti di Salvini? Credo che a breve ci sarà il rinvio a giudizio. Dopo i post di Salvini che incitavano all’odio contro di lei ci sono stati episodi di minacce, verbali, scritte e anche fisiche, intemperanze di soggetti che l’avvicinavano e le facevano minacce”.

Fonte: Radio Cusano Campus

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