Nei giorni scorsi Carolina era stata sottoposta ad un delicatissimo intervento di decompressione oste-durale e rimozione di frammenti ossei e schegge di proiettile. Nelle ultime ore, spiega il primario, ”abbiamo sospeso per 30 minuti i farmaci che la tengono sotto sedazione e abbiamo constatato che tende a respirare autonomamente e a fare dei piccoli movimenti. Già dopo l’intervento avevamo notato che stava reagendo leggermente meglio alle cure. Questo nuovo elemento ci fa ulteriormente ben sperare, significa che l’ attività cerebrale non è completamente compromessa. Le sue condizioni restano però estremamente gravi e per avere indicazioni più precise bisognerà aspettare almeno sette, otto giorni quando si potrà avere qualche certezza in più sul fatto che l’edema cerebrale si sia ridotto”. ”Dalla sopravvivenza della giovane – conclude Carandente – dipenderà ovviamente anche la sopravvivenza del feto”.
Carolina Sepe, i medici: “Piccola speranza per lei e il feto”