FIRENZE – ''Quando la situazione e' burrascosa, quando c'e' oscurita', una sola e' la cosa che va fatta. Respice stellam: alzare gli occhi al cielo e fissare la luce di Dio! Una e' la verita' che ci guida, questa: che niente avviene nella nostra vita che non sia in vista della nostra personale santificazione''.
Sono parole di Giorgio La Pira contenute in una delle 224 lettere finora inedite scritte alla 'figlia spirituale' Paola Ramusani, con cui intrattenne un fitto scambio epistolare dal 1940 al 1975. Il carteggio, finora inedito, è stato pubblicato integralmente insieme a uno studio di Diego Maria Pancaldo, docente della Facolta' Teologica dell'Italia Centrale, che indaga gli aspetti salienti dell'itinerario spirituale del ''sindaco santo'' di cui e' in corso il processo di beatificazione. E' intitolato Preghiera e vita.
La direzione spirituale come relazione di amicizia nel carteggio La Pira-Ramusani (Polistampa, pp. 536, euro 24,80), il libro è arricchito da un prefazione del cardinale Silvano Piovanelli, secondo cui l'opera ''ci aiuta ad entrare nell'intimita' della vita di La Pira e a scoprirlo come amico fedele e accompagnatore saggio nel campo dello spirito''.
Nelle lettere scritte alla Ramusani, insegnante di Reggio Emilia conosciuta a Canazei nel 1940, lo statista richiama costantemente i punti essenziali della vocazione alla vita consacrata, sottolineando la centralita' dell'interiorita', della contemplazione, della preghiera e di un apostolato che sia realmente irradiazione dell'amore di Cristo.
E come se non bastasse la ricerca presenta altri documenti inediti, reperiti presso l'archivio della Fondazione La Pira di Pozzallo e presso l'archivio dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Milano, risalenti agli anni giovanili di La Pira, che contribuiscono a mettere a fuoco una delle figure più significative del cattolicesimo moderno.