Casa Verdini, furto con sfregio a Matteo Salvini...ma solo perché non c'era granché da rubare Casa Verdini, furto con sfregio a Matteo Salvini...ma solo perché non c'era granché da rubare

Casa Verdini, furto con sfregio a Salvini…ma solo perché non c’era granché da rubare

Casa Verdini, furto con sfregio a Matteo Salvini...ma solo perché non c'era granché da rubare
Casa Verdini, furto con sfregio a Salvini…ma solo perché non c’era granché da rubare (Nella foto Ansa, Matteo Salvini con Francesca Verdini)

ROMA – Ricordate il furto a casa Verdini? Il furto che si concluse con i ladri che avevano sfregiato un ritratto di Matteo Salvini (fidanzato di Francesca, figlia dell’ex parlamentare di Forza Italia)? Ebbene, non si sarebbe trattato di una rapina a “scopo politico”, come ipotizzato in un primo momento. Invece le indagini si sarebbero indirizzate verso una banda di rom che, forse arrabbiati per non aver trovato niente di valore, si sarebbero sfogati sul ritratto dell’ex ministro dell’Interno.

Il Fatto Quotidiano, che fa il punto sulle indagini, spiega anche che i rom, prima di andarsene, hanno bevuto del limoncello e hanno bruciato con un’accendino un quadro che ritrae Francesca Verdini e Matteo Salvini.

Il furto a casa Verdini.

Tutto è successo ad aprile nell’abitazione dell’ex parlamentare al Galluzzo, sulle colline di Firenze, la stessa dove nel weekend precedente era stato ospite l’allora vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini con la fidanzata Francesca, la figlia di Verdini. I ladri, dopo essersi arrampicati sul tetto, sono entrati dalla finestra.

Il furto è stato scoperto dopo due giorni, al suo rientro, dalla moglie di Verdini, Simonetta Fossombroni. La casa, infatti, per due giorni era stata chiusa. Sul posto sono subito arrivate le volanti della questura di Firenze. (Fonti Il Fato Quotidiano e Ansa).

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