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La casalinga è una lavoratrice come tutti: congedo parentale al marito

di Warsamé Dini Casali |14 Febbraio 2012 10:23

La casalinga è una lavoratrice a tutti gli effetti, la sentenza di Venezia

ROMA – Una casalinga è una lavoratrice a tutti gli effetti: anche se non è una lavoratrice dipendente è titolare di diritti come tutte le altre. Quindi siccome non gode di alcun permesso per la cura per esempio del neonato o di un figlio con problemi di salute seri, questo permesso va accordato al marito lavoratore dipendente. Lo dice una sentenza, storica, firmata a Venezia dal giudice del lavoro Margherita Bortolaso, accogliendo il ricorso di un poliziotto cui il ministero dell’Interno aveva negato di poter utilizzare sia i riposi giornalieri sia i periodi di congedo per poter accudire la figlia gravemente malata.

Il poliziotto della Questura di Venezia intendeva avvalersi di un diritto sancito dal Testo Unico del 2001 che disciplina le norme volte a dare sostegno alla famiglia e alla maternità. Il ragionamento alla base del rifiuto di concedere sia i permessi che il congedo da parte del ministero dell’Interno è che la madre è casalinga, dunque ci avrebbe potuto pensare lei alle cure per la piccola.

Il giudice del lavoro ha ribaltato il giudizio: troppi ignorano, e il ministero in primis, che la casalinga è una lavoratrice. Nelle cinque pagine della sentenza è scolpito che il ministero ha compiuto un atto illeggittimo a negare permessi e congedi, che infatti sono stati risarciti nella misura di 9.750 euro,  pari ai numeri dei permessi e alle giornate di congedo negate. La madre che si occupa della casa e della cura dei figli deve essere aiutata, il suo è un lavoro. La sentenza riconosce e stabilisce le forme con cui questo aiuto va erogato, concedendo quindi al marito i diritti che la posizione giuridica di lavoratrice non dipendente non le consente.

Se nel caso specifico si tratta dell’adeguamento a disposizioni vigenti ed è facile capire la dimensione umana e  solidaristica della sentenza, d’altra parte la sentenza segna uno spartiacque nella gestione dei congedi parentali durante la maternità. A partire da questo precedente tutti i mariti di casalinghe in maternità o alle prese con un neonato potranno chiedere e ottenere congedi e permessi.

 

 

 

 

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