Casamonica: il parroco all’Anagnina disse no ai funerali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Agosto 2015 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA
Casamonica: il parroco all'Anagnina disse no ai funerali

Casamonica: il parroco all’Anagnina disse no ai funerali

ROMA – A meno di deroghe speciali e concordate battesimi, cresime e funerali vanno celebrati nella parrocchia di appartenenza. Non facevano eccezione le esequie evento del capo clan Vittorio Casamonica diventate un caso internazionale: è venuto fuori che il primo parroco contattato dai Casamonica ha detto di no alla funzione di cui aveva avvertito i sintomi di una deriva kitsch e spettacolare.

Quindi la chiesa prescelta avrebbe dovuto essere quella di San Girolamo Emiliani, in via Bellico Calpurnio, tra Anagnina e Tuscolana, un passo fuori dal Raccordo anulare. A 500 metri da Via Roccabernarda, residenza di Vittorio Casamonica. Solo in un secondo momento i Casamonica hanno scelto di dirottare la funzione nella chiesa, più grande, più centrale, a Don Bosco, senza che nessuno tra i prelati coinvolti abbia avuto alcunché da eccepire. Luigi Fantoni sul Messaggero dà conto degli sviluppi sulle indagini per accertare tutte le falle e le omissioni, Chiesa inclusa, che hanno portato al fastoso evento.

Ci sarebbe stata anche una discussione, il parroco si sarebbe informato sulle modalità del funerale ben conoscendo l’identità del morto. Quando ha capito che la cerimonia si sarebbe trasformata in una manifestazione muscolosa di potere, ha detto no. Non ha dato il suo consenso allo svolgimento del pio rito. Non sappiamo se la decisione sia stata accettata malvolentieri. Sta di fatto che i Casamonica non si sono persi d’animo e hanno deciso di puntare altrove.

Perché proprio sulla chiesa di don Bosco, al Tuscolano? Qual era il loro collegamento? Ed è solo un caso che quella chiesa sia la stessa dei funerali di Enrico De Pedis, detto Renatino, esponente importante della Banda della Magliana, soggetto centrale di quel mondo a metà, di quel crogiuolo di affari, imbrogli e connivenze tra la Chiesa e la politica? (Luigi Fantoni, Il Messaggero).