ROMA – Gianluca Iannone, leader di Casapound, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver aggredito i carabinieri che il 13 gennaio 2012 dovevano perquisire la sede di via Napoleone III nell’ambito di un’inchiesta della procura di Tivoli su un tentato omicidio.
Oltre a Iannone, accusato di violenza e lesioni, sono stati rinviati a giudizio altri quattro militanti di Casapound, Simone e Davide Di Stefano, Alessandro Giombini e Nicola Follo, per favoreggiamento.
Il processo, sollecitato dal pm Luca Tescaroli, comincerà il 17 novembre 2015. La perquisizione era stata disposta nel quadro degli accertamenti sul tentato omicidio di Francesco Bianco, ex militante dei Nar poi assunto in Atac durante la gestione Alemanno, gambizzato il 2 gennaio 2012 con tre colpi di pistola in via Tiburtina, nei pressi del centro termale di Bagni di Tivoli.
Per quell’episodio fu fermato Carlo Giannotta, 58 anni, ex responsabile della sede Msi di Acca Larentia. I militari dell’arma cercavano nella sede di Casapound elementi utili proprio sulla posizione di Giannotta. .