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Case in cambio di appalti al Niguarda: indagato il direttore Cannatelli

di admin |17 Gennaio 2012 11:25

MILANO – Il direttore generale dell’ospedale di Niguarda, Pasquale Cannatelli, è accusato di aver dato appalti ospedalieri in cambio di case a prezzi scontati per i suoi figli. L’indagine è scattata nel corso dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare per Massimo Ponzoni. L’ex assessore lombardo è accusato del crac della società Pellicano. Cannatelli è uno dei manager apprezzati dal governatore lombardo Roberto Formigoni, ed entrambi sono esponenti di spicco di Comunione e Liberazione. L’appartamento di Cannatelli a Seregno, vicino Milano, è stato perquisito dalla Guardia di Finanza.

I pm Walter Mapelli, Donata Costa e Giordano Baggio sono risaliti a Cannatelli indagando su Pietro Rivoltella, imprenditore della società di pulizie B&B e considerato uno dei finanziatori di Ponzoni. L’impresa di Rivoltella avrebbe stipulato un contratto biennale con l’ospedale Niguarda per 11 milioni di euro nel 2006. Contemporaneamente Cannatelli ha acquistato dalla Serema immobiliare, di cui è socio Ponzoni, appartamenti a seregno epr i suoi figli scontati di 120 mila euro.

Il gip Maria Rosaria Correra sostiene che “Rivoltella ha finanziato Ponzoni per essere favorito dal direttore generale di Niguarda, Pasquale Cannatelli, consentendogli di ottenere in appalto il servizio di pulizie. Cannatelli è stato, a sua volta, remunerato da Ponzoni con un consistente sconto sugli appartamenti per i figli”. Per il legale di Cannatelli Mario Brusa, le accuse dei pm “sono solo ipotesi, i fatti sono tutti da verificare”.

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