Caselli: "Mafioso a me? Al di là del bene e del male"

MILANO, 27 MAR – Da 'boia' a 'brucerai', da 'torturatore' a 'sei avvisato': e' stato un lungo elenco quello fatto dal procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli per citare alcune delle scritte apparse negli ultimi mesi sui muri delle citta' italiane dopo la sua inchiesta sulle violenze dell'estate scorsa in Val di Susa.

''Faccio fatica a elencarle, tutte offensive e piene di violenza intimidatrice – ha detto a un incontro a Milano -. Ma la scritta 'Caselli mafioso' e' al di la' del bene e del male''.

''Mafioso a me?'', si e' domandato Caselli davanti a una platea, che affollava la Sala Alesssi di Palazzo Marino, sede del Comune, che lo ha a lungo applaudito. ''E' una menzogna per la menzogna – ha aggiunto dopo aver ricordato il suo passato alla Procura di Palermo – fatta per infangare''.

Caselli ha quindi rigettato ogni accusa di voler criminalizzare il movimento No Tav: ''Chi ne parla parla d'altro rispetto alla realta' documentata'', e' stata la sua risposta.

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