Uccide la madre con 30 coltellate, poi confessa: “Rapina per comprare droga”

Uccide la madre con 30 coltellate, poi confessa: "Rapina per comprare droga"
Uccide la madre con 30 coltellate, poi confessa: “Rapina per comprare droga”

NAPOLI – Voleva rapinarla per comprare la droga, ma è stato scoperto. Manlio Spagnuolo, 26 anni, ha ucciso così la madre Agnese Maria Coscia, 62 anni, con 30 coltellate. E’ accaduto il 16 febbraio a Napoli. Spagnuolo rovistava nella cassaforte, insieme a un amico, alla ricerca di soldi per acquistare droga. La mamma lo ha scoperto e per questo l’ha uccisa.

A raccontarla la verità agli investigatori, con impressionante lucidita’, e’ stato proprio Spagnuolo la scorsa notte nella Questura a Caserta. Una confessione confermata dal suo complice, Francesco De Santi, 24 anni, dipendente di una nota pizzeria del capoluogo casertano.

I due hanno deciso di vuotare il sacco dopo essere stati messi alle strette dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta e della sezione di polizia giudiziaria del Commissariato di Maddaloni che sin dal primo intervento, sollecitato dai vicini, nella casa della vittima, alle 5.20 di due notti fa, avevano sospettato di Manlio, che nell’immediatezza del fatto aveva parlato di una rapina sfociata in tragedia, compiuta da tre persone.

Nessuna spiegazione, pero’, sul perche’ nessuna porta o finestra fosse stata forzata e perche’ lui fosse stato risparmiato mentre la madre era stata massacrata. Per entrambi e’ cosi’ scattato il fermo su decisione del pm Silvio Marco Guarriello, per l’accusa di omicidio volontario e rapina.

I due, detenuti in totale isolamento al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per evitare eventuali ritorsioni da parte di altri detenuti, compariranno tra due giorni davanti al gip per la convalida del provvedimento. Agli investigatori, pur ripetendo piu’ volte ”non dovevo”, Spagnuolo e’ apparso lucidissimo tanto da raccontare tutto nei minimi particolari e non ha tradito alcuna emozione.

”Io e Francesco – ha riferito – sotto l’effetto di stupefacenti, siamo entrati a casa mia intorno alle 23.30 per prendere dei soldi con i quali poi acquistare altra droga. Mi sono recato in camera da letto di mia madre, che intanto dormiva sul divano nel salone, ho aperto la cassaforte ma mia madre si e’ svegliata; a quel punto Francesco le ha messo un cuscino sulla faccia per impedirle di scoprirci, ma lei e’ riuscita a divincolarsi. I nostri sguardi si sono incrociati, cosi’ non ci ho visto piu’, ho preso tre coltelli dalla cucina e l’ho colpita oltre 30 volte. Ho deciso di confessare perche’ per me e’ caduto un ‘credo’: mia madre”.

Dopo l’omicidio, i due ragazzi si sono cambiati d’abito, hanno preso dalla casa un computer, dell’argenteria e dei preziosi per simulare una rapina; De Santi, dopo aver legato Spagnuolo e avergli dato un colpo in testa, se n’e’ andato, e poco dopo ha gettato le armi e lo zaino con i vestiti nelle campagne della frazione San Clemente di Caserta, nei pressi di una cava. Gli oggetti sono stati fatti ritrovare poi questa notte dallo stesso Spagnuolo. La refurtiva e’ stata invece nascosta da De Santi nella pizzeria in cui lavora e recuperata dagli inquirenti.

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