Caso Battisti, il sindaco di Latina: "Basta gemellaggio con il Brasile"

LATINA – Interrompere il gemellaggio tra Latina e la citta' brasiliana di Farroupilha come segno di protesta per il caso di Cesare Battisti. E' la proposta che il neo sindaco del capoluogo pontino, Giovanni Di Giorgi (Pdl), presentera' al primo consiglio comunale dopo le elezioni, convocato per martedi'. E' lo stesso sindaco a dare notizia della sua decisione: ''Ritengo che siano venuti meno i presupposti di quel gemellaggio, un'amicizia in campo culturale, economico e sociale che si basa sul reciproco rispetto e sulla condivisione di regole di civilta' che, evidentemente, il governo del Brasile si permette di non riconoscere all'Italia''.

Secondo Di Giorgi, il comportamento dello Stato brasiliano nella vicenda della mancata estradizione di Cesare Battisti ''e' inaccettabile e offende il nostro Paese''. Il gemellaggio era stato formalizzato il 6 ottobre 2009. Per il sindaco non ci sono dubbi: ''Chiunque metta in atto azioni per evitare l'estradizione o nascondendo atti di criminalita' comune dietro presunti alibi di natura politica, diventa complice''.

Il sindaco si augura che la fine del gemellaggio sia approvata dal consiglio comunale ''all'unanimita'''. Con questa decisione, secondo Di Giorgi, ''la citta' di Latina potra' aggiungere un atto amministrativo importante e concreto alle parole di condanna espresse dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e da tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Battisti si e' macchiato di gravi delitti in Italia per i quali e' stato riconosciuto colpevole dai nostri tribunali: per questo deve scontare la sua pena nelle carceri italiane''.

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