Caso Giuseppe Uva: sangue sui pantaloni, forse vittima di violenza sessuale

VARESE – Potrebbero essere conseguenza di una violenza sessuale le tracce di sangue trovate sui pantaloni di Giuseppe Uva, l'artigiano deceduto il 14 giugno del 2008 all'ospedale di Circolo di Varese dopo aver trascorso una notte nella caserma dei carabinieri, che lo avevano fermato ubriaco per strada.

Ad affermarlo oggi gli esperti nominati dal giudice Orazio Muscato, sulla base dei risultati di una perizia disposta dal Tribunale per fare chiarezza sulle cause della morte dell'uomo, nel corso del processo che vede come imputato lo psichiatra Carlo Fraticelli, accusato di omicidio colposo, per aver somministrato al paziente una dose di farmaci incompatibile con il suo stato di ubriachezza.

Quella analizzata dal docente di medicina legale Adriano Tagliabracci, su incarico del giudice, e' una grossa macchia di sangue all'altezza del cavallo dei pantaloni indossati da Uva, risultata composta da cellule pavimentose di origine anale, oltre ad altri 77 schizzi sul tessuto. ''Questo fatto sconvolgente pone due interrogativi'', ha commentato Luigi Manconi, presidente dell'associazione a Buon diritto.

''Che cosa e' davvero accaduto nella caserma dei carabinieri durante quelle lunghe ore quando, secondo un testimone oculare, si sentivano le 'urla strazianti' di Giuseppe Uva? Come e' stato possibile che per quasi quattro anni l'indagine della Procura non abbia portato ad alcun risultato – ha continuato – e abbia ignorato testimonianze e prove che avrebbero potuto consentire l' accertamento della verita'?''.

Secondo quanto era emerso nei mesi scorsi dalle conclusioni preliminari della perizia, eseguita sulla base dei referti dell'autopsia, l'uomo e' morto per aritmia cardiaca e le concentrazioni di farmaci sarebbero state ''inidonee a causare il decesso''.

Il giudice aveva disposto quindi la riesumazione del cadavere, sul quale e' stata eseguita una tac, anche per riscontrare la presenza di eventuali traumi, ed esami – le cui conclusioni devono ancora essere depositate – per stabilire la presenza di fattori di rischio come una patologia cardiaca o allergie e intolleranze ai farmaci. Secondo i familiari, assistiti dall'avvocato Fabio Anselmo, Uva avrebbe subito un pestaggio in caserma.

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