Caso Sandri/ Omicidio colposo e sei anni per l’agente della Polstrada che uccise il tifoso laziale

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

L’attesa sentenza del caso Sandri è infine arrivata dopo una lunga giornata di attesa: Luigi Spaccarotella, incolpato di omicidio colposo e non volontario, è stato condannato a 6 anni di reclusione.

La Corte d’Assise di Arezzo, dopo oltre otto ore di camera di consiglio, ha condannato l’agente per omicidio colposo con l’aggravante della previsione del fatto. Il pm Giuseppe Ledda aveva chiesto invece la condanna a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale.

La sentenza di primo grado per omicidio colposo arriva dopo quattro mesi dall’apertura del processo, che aveva preso il via lo scorso 20 marzo.

Era grande l’attesa per la sentenza del tribunale di Arezzo in merito alla morte di Gabriele Sandri, 26enne di Roma, tifoso della Lazio, ucciso dal proiettile di un agente della Polstrada, mentre si trovava nell’area di servizio dell’A1 Badia al Pino seguendo la sua squadra del cuore in trasferta.

La difesa dell’agente, pur aspettandosi una condanna, puntava proprio al riconoscimento dell’omicidio colposo e non volontario, reato per il quale sono previsti cinque anni.

La sala udienze del tribunale di Arezzo era stracolma fin dalla mattina. Tra i presenti vi erano molti tifosi della Lazio i quali questa mattina hanno deposto sul prato di fronte al Tribunale, uno striscione: “È ora che sia fatta giustizia per Gabriele”.