MILANO – Ictus, ischemia, malformazione congenita, di cosa ha veramente sofferto Antonio Cassano? Le ipotesi iniziano a rincorrersi: la prima diagnosi filtrata sui giornali, quella che parlava di ictus ischemico non è stata ancora confermata. Su di essa si sono esercitati cardiologi e professori ma nessuno di loro ha preso visione della cartella clinica di Fantantonio, ricoverato a Milano. D’altra parte è stato eretto un muro di silenzio sulle condizioni del giocatore, un vero embargo che ovviamente non consente alcuna previsione sul ritorno all’attività agonistica. L’unica comunicazione ufficiale da parte del Milan è che non sarà diramato alcun bollettino medico. E così ha deciso anche il Policlinico, che ha sottoposto il talento barese a nuovi esami anche nella mattinata di martedì. A questo punto il caso sta diventando un giallo.
La scarsità di informazioni autorizza ogni tipo di speculazione, tifosi e semplici appassionati sono sulle spine, non sanno cosa pensare. Antonio, comunque, si sta sottoponendo a una serie di esami più approfonditi, il riserbo nasce anche da questa circostanza. Qualcuno ha ventilato che la società di via Turati potrebbe intervenire pubblicamente nel pomeriggio di domani, prima è tassativamente escluso. Fornirà un quadro esauriente e circostanziato dell’accaduto?
Un parente di una persona ricoverata al reparto di Neurologia del Policlinico assicurava che sua madre ha fatto insieme al calciatore una seduta di camera iperbarica in una struttura esterna dell’ospedale. E che sicuramente la seduta si sarebbe ripetuta questa mattina (1 novembre). La cosa certa è che di esami effettuati, diciamo così, in trasferta, Cassano ne dovrà sostenere molti, anche non a Milano, stante il lungo periodo di osservazione cui dovrà essere necessariamente sottoposto.
In questi tre giorni si sono moltiplicati gli attestati di affetto: testa matta, Antonio è entrato nei cuori dei tifosi che gli hanno alla fine sempre perdonato gli eccessi in nome del suo indiscutibile talento. E simpatia. Anche l’ex Fenomeno Ronaldo ha voluto inviargli un messaggio di auguri e pronta guarigione. Chissà se il campione brasiliano è tornato con la mente alla finale dei Mondiali di calcio del ’98. La mattina di quel giorno si svegliò in preda alle convulsioni, fu costretto ugualmente a giocare la partita persa con la Francia, e mai si capì cosa fosse successo. Speriamo che il mistero intorno a Cassano non resti irrisolto allo stesso modo. Prima di tutto per la sua salute futura.