Cassazione: figlio terrorizza i genitori, condannato per maltrattamenti in famiglia

Confermata dalla Cassazione la condanna per maltrattamenti nei confronti di un ragazzo che con insulti e aggressioni fisiche assoggettava, in un clima di terrore, il padre, la madre e la sorella. Stanchi di questi continui soprusi, perpetrati da Roberto A. nel 2004, quando aveva 20 anni, i suoi familiari lo avevano denunciato.

Il gup del tribunale di Fermo aveva dichiarato il giovane colpevole del delitto di maltrattamenti condannandolo a 6 mesi di reclusione (pena sospesa dalla condizionale). In Appello, la Corte di Ancona aveva confermato il verdetto nonostante i genitori e la sorella dell’imputato avessero cercato di attenuare le testimonianze sul comportamento vessatorio e violento di Roberto dopo che il clima familiare era tornato sereno perché il giovane era andato a vivere in una casa per conto suo.

La Corte d’Appello, infatti, non ha dato retta alle “ritrattazioni” di padre, madre e sorella, in presenza dei verbali degli interventi effettuati dai carabinieri per le violente liti innescate dall’imputato.

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