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Cassazione: i nonni litigiosi perdono l’affido del nipote

di luiss_smorgana |1 Aprile 2010 18:23

Per la Cassazione, in assenza dei genitori, perdono l’affido del nipote minorenne i nonni paterni, o materni, che si dimostrano troppo conflittuali con la famiglia del padre o della madre del piccolo. Infatti la Suprema corte ha confermato che una bimba piemontese di pochi anni verrà data in adozione ad una famiglia in quanto i suoi genitori non sono in grado di occuparsene e i nonni paterni, ai quali la bimba era stata affidata, hanno dimostrato una eccessiva conflittualità con quelli materni tanto da dimostrarsi nocivi alla serena crescita della bambina.

In particolare la Corte sottolinea che la nonna paterna aveva interrotto ogni rapporto non solo fra la piccola e i nonni materni, ma anche nei confronti della madre, “considerando l’affidamento come un rapporto analogo all’adozione, in un’errata visione del proprio compito e della relazione che la minore avrebbe dovuto conservare con la madre, ritenuta dalla nonna oggettivamente non possibile per le profonde diversità fra le rispettiva famiglie e il loro modo di essere e di vivere”.

Senza successo sia i genitori della bimba, sia i nonni paterni e materni, hanno reclamato contro lo stato di adottabilità della bimba chiedendo venisse loro affidata. Ma la Cassazione ha convalidato la sentenza emessa nel febbraio 2009 dalla Corte di Appello di Torino sottolineando che “rispetto ai desideri e alle intenzioni, anche se moralmente apprezzabili” degli adulti coinvolti in questa vicenda bisogna dare la precedenza alle esigenze affettive e di equilibrio psichico della minore che “non troverebbero risposta adeguata, come i fatti hanno già confermato, nell’affidamento della bambina ai nonni paterni”.

Appena nata la bimba era stata ospitata in una comunità insieme a sua madre, poi era rimasta li da sola quando la madre se ne era andata. Per un altro anno la bimba era rimasta in comunità e dopo un periodo di affidamento ai nonni paterni, che erano entrati in contrasto anche con i servizi sociali, il tribunale ne aveva dichiarato lo stato di abbandono confermando l’inserimento della bimba presso una famiglia affidataria.

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