In cattedra, ma senza laurea: la Cassazione le conferma il carcere

Ha insegnato per due anni fingendo di avere la laurea, ma i giudici le hanno dato il carcere. Solo l’indulto ha salvato dal carcere la donna cinquantenne che per due anni ha tenuto la cattedra di italiano e storia in un istituto tecnico aeronautico di Milano, la ‘Lindbergh Flying School’.

La Cassazione, infatti, ha confermato che la pena detentiva era “adeguata” al caso. L’entità della condanna, inflitta in primo e secondo grado dal Tribunale e dalla Corte di Appello di Milano, non è nota ma senza successo la finta ‘prof’, T. P., ha cercato di ottenere davanti ai giudici la commutazione della pena in una multa.

La Cassazione ha così respinto il ricorso della donna – con la sentenza 32212 – infliggendo una ulteriore sanzione di mille euro da versare alla Cassa delle ammende. In particolare T.P. è finita sotto processo – dopo essere stata scoperta nell’aprile del 2003 – “per avere, con più azioni esecutive di un disegno criminoso, esercitato abusivamente la professione di insegnante pur essendo priva della relativa specializzazione”. Nella segretaria dell’istituto tecnico aveva depositato una copia non autentica della laurea mai conseguita.

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