ROMA, 2 DIC – L'interruzione volontaria della gravidanza, anche tramite farmaci che provocano l'aborto, deve sempre avvenire con il "previo intervento della struttura socio sanitaria nel tracciare il percorso dapprima psicologico e poi medico che la donna che intenda abortire e' tenuta a stabilire". Lo sottolinea la Cassazione sottolineando che commette reato, punito con la multa e non con la reclusione, la donna che prende farmaci per abortire in casa senza aver preso contatto con l'ospedale.
Cassazione: multa per chi prende la pillola abortiva fai da te
di Elisa D'Alto |2 Dicembre 2011 15:44
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