Un ragazzo di appena 19 anni è morto e il fratello gemello è ferito gravemente. La tragedia si è consumata domenica sera a Castel Volturno, in provincia di Caserta. I due fratelli, in scooter, si sono schiantati contro un’auto.
I due diciannovenni, residenti nel vicino comune di Villa Literno, stavano rientrando a casa dal mare. Stavano percorrendo via Veneto, località Pinetamare, quando si sono scontrati con un’auto che viaggiava nella stessa direzione e si accingeva a svoltare in una traversa sulla sinistra.
Alla guida della vettura c’era una donna originaria della Sierra Leone. I due fratelli, secondo quanto accertato dai rilievi dei carabinieri, sembra non indossassero il casco.
Entrambi sono stati sbalzati dalla sella, andando a sbattere contro una recinzione. Uno dei due, Salvatore Carmellino, è morto sul colpo, l’altro è stato condotto in gravi condizioni alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. (Fonte: Ansa).
Incidenti: 28 morti in primi cinque mesi del 2020 per pirateria stradale
Sono stati 308 gli episodi di pirateria stradale nei primi cinque mesi del 2020, con 28 morti e 365 feriti, nonostante il lockdown.
Lo scorso anno gli episodi gravi erano stati 1.129, in aumento rispetto al 2018 del +12,3%, con 115 morti (+3,6%) e 1.335 feriti.
Sono i dati riferiti dall’Osservatorio Asaps, l’associazione sostenitori della Polstrada, dopo l’incidente di domenica sera a Bagnolo Mella (Brescia).
Un pirata della strada ha travolto e ucciso una bambina di 9 anni che attraversava la strada sulle strisce, ferita anche la madre.
Lo scorso anno il pirata della strada è stato identificato nel 53,1% dei casi, percentuale che sale al 70,2% per le piraterie mortali.
Nel 15,1% delle piraterie mortali il conducente, identificato a distanza di poco tempo, è risultato positivo all’alcol o alla droga, o entrambe le tossicità.
Il 16,7% di pirati identificati è risultato essere straniero. Fra le 115 vittime, 54 erano pedoni e 16 i ciclisti.
In 175 episodi è rimasto coinvolto un minore, in 86 incidenti il coinvolto aveva meno di 14 anni. In 71 episodi (11,8%) le protagoniste della fuga erano donne.
La regione con il maggior numero di episodi è stata la Lombardia (208), seguita da Campania (120) e Lazio (103).
“Complessivamente dati in aumento – commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – I dati di questo bieco fenomeno, molto italiano, devono farci riflettere e richiedono una maggiore politica di contrasto”.
“I motivi della fuga? Più o meno sempre gli stessi, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, la paura di perdere la patente e la sempre più frequente scopertura assicurativa”.
“Chi si dà alla fuga può vedersi aumentata la pena per omicidio stradale e lesioni, da un terzo a due terzi e comunque non può essere inferiore a 5 anni o 3 anni”. (Fonte: Ansa).