Castel Volturno: salva due bimbi che stanno annegando, ma giunto a riva si accascia e muore. Said aveva 42 anni

Castel Volturno, il gestore di uno stabilimento salva due bimbi che stanno annegando. Said, 42 anni, arriva a riva e muore per un malore provocato probabilmente dall'enorme sforzo.

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 7 Giugno 2022 - 16:27| Aggiornato il 8 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA
lido foto ansa

Castel Volturno: salva due bimbi che stanno annegando, arriva a riva e muore per un malore (foto Ansa)

Un 42enne ha salvato due bimbi di sei e sette anni che durante un bagno stavano finendo a largo a causa delle onde. Una volta tornato indietro è deceduto per un malore poco prima di raggiungere la riva.

Aggiornamento delle 19,36

E’ accaduto a Castel Volturno in provincia di Caserta tra le 9,30 e le 10 di oggi, martedì 7 giugno. A morire è Said, il gestore del Lido dei Gabbiani di Villaggio Coppola, lo stesso in cui è avvenuta la tragedia.  

Castel Volturno, salva la vita a due bimbi in mare poi muore a riva per un malore

Sul posto la Guardia Costiera e il pm di turno della Procura di S. Maria Capua Vetere. Dai primi accertamenti effettuati, emerge che l’uomo ha visto alcuni bambini in difficoltà tra le onde. Si è tuffato e con l’aiuto di un secondo soccorritore li ha riportati a riva.

Said si è accasciato e non è stato possibile rianimarlo

Quando è arrivato sul bagnasciuga esausto per il salvataggio, Said si è acasciato e non è stato possibile rianimarlo.

Lo stabilimento Lido dei Gabbiani si trova nella zona Pinetamare nella frazione Villaggio Coppola di Castel Volturno. Rahhal Amarri, questo il vero nome del gestore-eroe, aveva due figli. Dopo molti anni a ottobre sarebbe tornato nel suo Paese per rivedere la moglie e figli che vivevano là. 

Era in Italia da circa venti anni. A Castel Volturno viveva nell’abitazione dei proprietari dello stabilimento balneare. Amarri, il lido lo gestiva da tempo e lo stava per acquisire. Lo stabilimento era la sua vita. Chi lo conosceva lo descrive cone un grande lavoratore, un tuttofare.

Un fratello del 42enne che vive a Firenze, è in arrivo a Caserta. Qui, presso l’istituto di medicina legale dove la salma è stata condotta dovrà decidere se chiedere o meno l’autopsia. Il fatto è stato tuttavia già catalogato come un tragico incidente.

Tutto è accaduto stamani: i due bimbi di sei o sette anni, uno con i braccioli e l’altro senza, si sono tuffati e già poco dopo la corrente che si insinua tra le scogliere ha iniziato a portarli verso il largo. I bambini hanno gridato per richiamare l’attenzione. Amarri e un’altra persona che stava raccogliendo frutti di mare si sono subito buttati in acqua.

Il 42enne marocchino è riuscito a salvare uno dei due bimbi, portandolo a riva, poi si è rituffato per salvare il secondo, verso cui stava arrivando anche l’altro soccorritore. Quest’ultimo ha afferrato il bimbo e l’ha portato a riva, aiutato dal bagnino, mentre Amarri è rimasto dietro, colpito probabilmente da un malore.

Il bagnino a quel punto ha preso il pattino di salvataggio ed è andato a soccorrere Amarri, che però aveva perso i sensi. La piccola imbarcazione è giunta poco dopo a riva, il bagnino e l’altro soccorritore hanno tentato di rianimare il 42enne, ma è stato tutto inutile. Altri tentativi sono stati effettuati dai militari della Capitaneria di Porto e infine dai sanitari del 118, che hanno usato un defibrillatore, ma il cuore di Amarri aveva smesso di battere. Sul posto non c’erano bagnanti. I  bimbi salvati si sono dileguati e anche i loro genitori.