ANCONA – Ha rubato un’urna con dentro le ceneri di un defunto, pensando che si trattasse di un portagioie. E’ accaduto a Castelfidardo, in provincia di Ancora, dove una donna di origine rom di 28 anni oltre che di furto è stato accusato di sottrazione di cadavere.
La donna è finita nella rete dei carabinieri che sono riusciti a risalire agli autori di una serie di furti commessi soprattutto ai danni di anziani da ladri agguerriti e senza scrupoli che si presentano, con modi garbati e ben vestiti, come amici di familiari, rappresentanti di enti pubblici, assistenti sociali o impiegati comunali con il pretesto di entrare in casa e rubare.
I militari hanno scoperto due bande, attive tra i comuni di Castelfidardo, Recanati (Macerata) e Loreto. A conclusione delle indagini, sono state denunciate 10 persone, quasi tutte rom – ad eccezione di un tunisino – di cui quattro donne. Il tunisino è accusato di aver rubato il ciclomotore a una donna di 35 anni dopo averla colpita con il casco. La vittima ha riportato ferite guaribili in 8 giorni.