Castellamare di Stabia (Napoli), il falò choc: "Bruciare i pentiti". Applausi e fuochi d'artificio Castellamare di Stabia (Napoli), il falò choc: "Bruciare i pentiti". Applausi e fuochi d'artificio

Castellamare di Stabia (Napoli), il falò choc: “Bruciare i pentiti”. Applausi e fuochi d’artificio

Castellamare di Stabia (Napoli), il falò choc: "Bruciare i pentiti". Applausi e fuochi d'artificio
Castellamare di Stabia (Napoli), il falò choc: “Bruciare i pentiti”. Applausi e fuochi d’artificio

NAPOLI – “Così devono morire i pentiti, abbruciati”. Questa la macabra scritta comparsa su uno striscione posto accanto a un falò in un rione di Castellammare di Stabia (Napoli). Rione considerato la roccaforte del clan D’Alessandro. 

Tutto è successo nella notte tra venerdì e sabato 8 dicembre quando nel quartiere Aranciata Faito è stato dato fuoco alla catasta di legna, a un manichino e allo striscione, in un macabro “spettacolo” applaudito da una piccola folla. In contemporanea al falò è partita una batteria di fuochi d’artificio.

“Le immagini del falò della #camorra a #Castellammare, nel rione Savorito, sono un insulto alle vittime innocenti dei clan, allo Stato e alle Istituzioni tutte, alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine e a tutte le persone oneste di quella città”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha postato la foto su Facebook. “Siamo al paradosso – prosegue Borrelli. La camorra viene addirittura enfatizzata nel corso di una festa tradizionale religiosa come quella dell’Immacolata. Nonostante il divieto del Comune sono stati accesi in diversi quartieri i cosiddetti “fucaracchi”. Su quello del rione Savorito campeggiava uno striscione enorme con la scritta “così devono morire i pentiti, abbruciati”. Un episodio inquietante, una vera e propria sfida allo Stato. Spero che le forze dell’ordine e la magistratura vadano a bussare al più presto alla porta degli autori di questo gesto vomitevole. E’ inaccettabile che la camorra possa consentirsi comportamenti sempre più arroganti e violenti anche in manifestazioni pubbliche. Lo Stato faccia sentire la sua presenza in questi rioni”.

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