Castellammare di Stabia, distrugge a martellate uno scoglio per prendere i datteri di mare VIDEO

Un video mostra un uomo impegnato a dare a martellate contro uno scoglio per recuperare i datteri di mare. Il filmato è stato girato da alcuni bagnanti sulla spiaggia di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e successivamente diffuso sui social dal consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli.  “Ne ha presi almeno una cinquantina” specifica chi ha segnalato la scena al consigliere. Dopo la pubblicazione delle immagini la Capitaneria di porto ha aperto un’inchiesta.

“L’intervento – commenta Borrelli – dimostra che denunciare serve sempre. La pesca di datteri di mare è una pratica incivile e illegale da anni. Non è, come qualcuno pensa, una cosa da niente, anzi. È vietata severamente proprio perché danneggia la costa e i fondali. Assurdo che ci sia ancora gente che la mette in pratica. Grazie alla Capitaneria di porto per il rapido intervento, ci auguriamo che questo soggetto sia presto individuato e punito a dovere”.

Datteri di mare, perché è vietata la pesca? 

La pratica è vietata, in quanto le procedure per l’estrazione danneggiano gravemente i fondali e lo stesso ecosistema marino; diversi sono stati gli interventi della Guardia Costiera contro i pescatori di frodo, che spesso per estrarre i molluschi usavano anche esplosivo.

I datteri di mare sono considerati una specie protetta e questo perché:

  • per catturarli occorre distruggere il loro habitat, ossia le rocce sulle quali vivono con martelli pneumatici, picconi o esplosivo, alterando i fondali rocciosi marini;
    hanno una crescita estremamente lenta. Raggiungono massimo la lunghezza di 8-10 cm, ma per raggiungere i 5 cm impiegano dai 15 ai 35 anni. Quindi, la pesca potrebbe determinarne l’estinzione.

Nel 2017, infatti, è stata modificata la normativa ambientale ed è stato stabilito che la pesca dei datteri di mare nuoce all’ambiente e alla biodiversità. 

Quali sono le sanzioni previste?

In Italia, la pesca e il commercio dei datteri di mare sono illegali dal 1998, grazie al DM del 16 ottobre 1998, mentre nel resto dell’Europa dal 2006, con il Regolamento Europeo n. 1967 del 2006.

È stato stabilito che sono vietati “la cattura, la detenzione a bordo, il trasbordo, lo sbarco, il magazzinaggio, la vendita e l’esposizione o la messa in vendita del dattero di mare (Lithophaga lithophaga).”

Per chi infrange la legge sono previste diverse sanzioni:

  • sequestro della merce pescata;
    sequestro dell’attrezzatura utilizzata;
    reclusione da 2 mesi a 2 anni;
    multa dai 2.000 € ai 12.000 €.

 

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