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TRAPANI – Prima l’ha strangolata, poi si è ucciso con un coltello. Rosalia Lagumina, 48 anni, e Luigi Damiani, 60 anni, sono stati trovati così nella loro casa di Castelvetrano, in provincia di Trapani, il 15 marzo. La scoperta è stata fatta dopo che i vigili del fuoco, su richiesta dei carabinieri, sono intervenuti per aprire la porta della casa.
Da qualche tempo i due coniugi erano in fase di separazione e vivevano da separati in casa. Sembra che discutessero sulla separazione e che la donna non dormisse più insieme al marito, ma nel lettino di uno dei figli, entrambi maggiorenni, in una stanza al primo piano dell’abitazione, dove sono stati trovati i cadaveri.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, Damiani ha strangolato la moglie. Poi si è recato in bagno, dove i militari hanno trovato tracce di sangue nel lavabo, nel bidet e su una porta. L’uomo avrebbe poi preso un coltello con una lama molto lunga e l’avrebbe incastrato nel braccio della moglie già morta, per lasciarsi trafiggere gettandosi sulla lama. L’omicidio-suicidio è avvenuto intorno alle 7 del mattino, ma solo dopo ore i due corpi sono stati ritrovati. Le salme sono state portate già via dall’abitazione e sono state trasferite all’obitorio del cimitero comunale. I carabinieri del reparto investigativo di Trapani sono ancora sul posto per ultimare i rilievi scientifici.
Fonte: Ansa