Catania. Parte accidentalmente un colpo dalla carabina, marito uccide la moglie

Parte accidentalmente un colpo dalla carabina, detenuta legalmente in casa. Così Giovanni Timoniere, di 38 anni, ha ucciso la moglie, Angela Viscuso, di 35 anni, a Catania colpendola mortalmente alla testa.

L’uomo è stato arrestato per omicidio colposo e condotto nella casa circondariale di piazza Lanza. L’incidente è avvenuto nel soggiorno della loro casa in via Papiro 56, nel popoloso rione di San Giorgio. Nell’abitazione al momento della sparatoria era presente il figlio della coppia.

La donna è stata soccorsa da alcuni familiari intervenuti dopo avere sentito lo sparo e condotta d’urgenza all’ospedale Garibaldi, dove è però giunta già morta. Sul posto si sono recati i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia Fontanarossa.

Dai rilievi e le testimonianza acquisite agli atti dell’inchiesta avviata dalla Procura di Catania, è stata confermata la tesi dell’incidente e la magistratura ha contestato all’uomo, infatti, l’omicidio colposo e non volontario.

Secondo la ricostruzione fornita da carabinieri, la tragedia è avvenuta poco dopo le 22.30 di ieri. L’uomo era in casa, assieme alla moglie e al loro figlio di 17 anni. Mentre era nel soggiorno ha preso la carabina, legalmente detenuta, per cercare di smontare il mirino. All’improvviso è partito un colpo che ha centrato Angela Viscuso al volto, uccidendola sul colpo.

Lo sparo ha richiamato l’attenzione del figlio e di familiari e vicini della coppia. Alcuni di quest’ultimi nel disperato tentativo di dare aiuto alla vittima l’hanno condotta in ospedale, ma era già deceduta. Alcuni parenti di Angela Viscuso, per la rabbia, avrebbero tentato di aggredire Giovanni Timoniere, che per proteggersi si è barricato in casa, fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno ‘liberato’ e condotto in caserma in evidente stato confusionale .

Il figlio della coppia, per la rabbia e il dolore della tragedia, ha colpito con dei pugni alcuni specchi e vetri di casa, ferendosi alle mani ed è stato portato in ospedale per essere medicato. Padre e figlio sono stati sottoposti allo ‘stub’ che ha accertato che a sparare è stato Giovanni Timoniere. La famiglia non aveva problemi economici. Dalle indagini è emerso un quadro familiare sereno e senza contrasti. La Procura della Repubblica di Catania, sulla base della ricostruzione dei fatti, ha disposto l’arresto di Timoniere per omicidio colposo, sottolineando così l’involontarietà del drammatico gesto compiuto dall’uomo.

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