Metodo Catania, condannato il medico di Berlusconi Scapagnini

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 - 08:57 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Scapagnini (Foto Lapresse)

CATANIA – Bilanci truccati e taroccati. Un dissesto finanziario imminente coperto solo sulla carta per far sembrare quello che non era: l’amministrazione è sana, i conti a posto. Metodo Catania, metodo non certo rimasto isolato. Oggi si chiamerebbe metodo Grecia, che fece un’operazione simile per rimanere nell’euro. O metodo Italia, per citare il Wall Street Journal, che il bilancio dello Stato potrebbe averlo ritoccato per entrare nella moneta unica.

Tra Italia e Grecia c’è Catania. Il giudice monocratico del Tribunale ha condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione l’ex sindaco Umberto Scapagnini. Scapagnini è anche parlamentare del Pdl ed è il medico personale di Berlusconi, l’artefice di una delle diagnosi più celebri che la politica ricordi: “Berlusconi è tecnicamente immortale”. E tanto deve al premier l’ex sindaco di Catania, perché fu proprio per l’intervento del governo Berlusconi che ripianò il buco di bilancio con un assegno da 140 milioni di euro. Ma il periodo a un passo dalla bancarotta i catanesi lo ricordano bene: strade al buio, servizi tagliati, fila di creditori davanti al municipio. Una situazione che venne accertata anche dalla Corte dei Conti.

Due anni e nove mesi anche per l’ex ragioniere Vincenzo Castorina e per una sfilza di ex assessori: Francesco Caruso, Giuseppe Arena, Santo Li Gresti, Giuseppe Maimone, Giuseppe Siciliano e Gianni Vasta. Condanna a 2 anni e 3 mesi per altri componenti di diverse giunte del centrodestra dell’allora sindaco Scapagnini, e giù un’altra lista di ex assessori: Filippo Drago, Stefania Gulino, Mimmo Rotella, Salvatore Santamaria, Nino Strano, Mario De Felice e Giuseppe Zappalà.

Gli imputati sono stati anche dichiarati interdetti dai pubblici uffici per una durata pari a quella della pena principale e condannati al pagamento delle spese processuali. Dovranno inoltre risarcire le parti civili, tra queste il Comune di Catania.