Catania, sedicente circolo ricreativo era in realtà un bordello

Catania – Scoperta dalla polizia un'attiva organizzazione finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, mediante l'utilizzo di un locale da ballo artatamente dissimulato come un'associazione culturale. Poiché l'attività illecita sarebbe stata, verosimilmente, effettuata presso la sede associativa dell'organizzazione nella serata di sabato, è stato predisposto un intervento finalizzato a sorprendere in flagranza i promotori ed organizzatori dell'attività di sfruttamento.

L'operazione si concentrava in un ritrovo ricreativo ubicato nei pressi del lungomare 'Scogliera'. Al fine di evitare di suscitare allarmismi nelle persone preposte alla conduzione del locale, un agente si presentava all'ingresso del Club, sotto le false apparenze di un avventore. Approfittando dell'ingresso contemporaneo nel locale di alcuni associati, il poliziotto aveva modo, dopo essersi qualificato, di bloccare la porta d'ingresso e permettere agli altri operatori di fare irruzione nel locale.

All'interno il personale operante identificava 18 giovani donne, quasi tutte straniere provenienti dall'est europeo (Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca) in abiti succinti, alcune delle quali intente ad intrattenere una decina di avventori. A seguito degli accertamenti al fine di potersi appartare in una stanza privee predisposta allo scopo, i vari avventori dovevano pagare la somma di 100 euro all'organizzazione. Una volta erogato il denaro, si aveva diritto ad accedere in un soppalco adibito ad alcova per approcci intimi, la cui scala d'accesso veniva presidiata da un appartenente dell'organizzazione al fine di evitare che l'avventore potesse essere disturbato.

Quattro gli arrestati per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, e denunciata una donna di nazionalità rumena per favoreggiamento personale.

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