Catania, transessuale aggredito a calci e pugni

CATANIA, 17 FEB – Un transessuale di 22 anni, Michelle Santamaria, ha denunciato alla polizia di essere stato aggredito con calci e pugni a Catania, la sera di San Valentino, in un pub del centro storico della citta' da una decina di giovani. E' stata la stessa vittima a rendere noto l'accaduto ai giornalisti, accompagnata dal legale dell'Arcigay Vincenzo Drago e dalla madre. Michelle ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso, dove le hanno diagnosticato, tra l'altro, un trauma cranico e toracico e una vertebra fratturata dandole una prognosi di 25 giorni.

Michelle, che abita a Licata (Ag), ha raccontato che mentre ballava e' stata colpita con un pugno in viso e che altre persone l'hanno fatta cadere per terra e hanno cominciato a prenderla a calci e pugni. ''Queste – ha detto – sono bestie. Sono stata aggredita solo perche' sono una trans maschile e non ho il viso femminile come piace a loro. Mi hanno massacrata di botte e tutto questo sotto gli occhi di tutti. Nessuno mi ha aiutata, nemmeno la padrona del locale, che anzi voleva che uscissi al piu' presto''. Michelle ha raccontato di essere riuscita a sfuggire ai suoi aggressori che hanno continuato a inseguirla armati di coltelli anche fuori dal locale e di aver raggiunto un posto di polizia, dove ha sporto denuncia. Accanto a Michelle c'e' la madre, Giuseppa Castagna. ''Queste cose – ha detto la donna – non si fanno. Ad una madre fa male vedere una figlia distrutta cosi. Questo non lo auguro a nessuno''. ''A Licata – ha aggiunto – non abbiamo problemi. Michelle la conoscono tutti e tutti le vogliono bene perche e' una ragazza a posto. Noi ci facciamo i fatti nostri, non abbiamo cattive amicizie. Siamo brava gente, siamo poveri ma onesti''.

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